La Biennale di Venezia ha reso noto i 12 progetti che hanno partecipato a Venezia al primo workshop della sesta edizione della Biennale College – Cinema (2017 – 2018). Si tratta dell’iniziativa della Biennale che promuove nuovi talenti per il cinema offrendo loro di operare a contatto di maestri, per la realizzazione di lungometraggi a micro budget. Biennale College è un’esperienza innovativa e complessa che integra tutti i Settori della Biennale di Venezia. Dei 12 progetti, 9 provengono dalla selezione del bando Biennale College – Cinema International, e 3 da quella di Biennale College Cinema – Italia. La Call di quest’ultima era stata lanciata il 7 marzo, quella internazionale il 2 maggio. A seguito delle Call sono pervenute 204 domande. Complessivamente, nel corso delle prime 6 edizioni di Biennale College – Cinema sono pervenute oltre 1450 domande da ogni parte del mondo. I 12 team autori dei progetti selezionati (composti da un regista e un produttore), provenienti da Canada, Cina, Colombia, Italia, Polonia, Messico, Spagna, Turchia, Ungheria, USA hanno partecipato a un primo workshop che si è svolto a Venezia dal 7 al 16 ottobre. In una sessione di lavoro, dalle ore 15 alle 18.00 di lunedì 16 ottobre i 12 team presentano i loro progetti, raccontando brevemente i vari aspetti legati alla creazione delle loro storie, i loro percorsi personali, le loro particolari influenze e la loro visione del cinema. La Biennale, presieduta da Paolo Baratta, ha reso noto che a seguito di questa presentazione, solo 3 team saranno invitati a due ulteriori workshop, sempre a Venezia, dal 3 al 6 dicembre e dall’ 11 al 15 gennaio 2018, per poi dare il via alle produzioni di 3 lungometraggi (opera prima o seconda), di cui uno italiano, che dovranno essere a basso costo, che avranno il supporto di 150mila euro e che saranno poi presentati alla 75. Mostra del Cinema di Venezia 2018. Anche i 9 progetti non selezionati vengono aiutati e seguiti.
Questi i 12 progetti: 1)Besos Negros (Black Kisses) – Alejandro Naranjo (regista, Colombia) | Omar Razzak (produttore, Spagna). Un esorcista, un santone satanista e una persona posseduta da una presenza demoniaca. Tre storie d’amore attraversate dal misticismo e dalle sue manifestazioni divine e diaboliche. 2)Deva Mall – Petra Szocs (regista, Ungheria) | Péter Fülöp (produttore, Ungheria) | Gergő Nagy (co-writer, Ungheria). Ora ti veniamo a prendere gentilmente, lanciandoti nel fuoco. 3) Dos Estaciones – Juan Pablo González (regista, Messico ) | Jamie Gonçalves (produttore, Brasile / USA). Ambientato negli altopiani di Jalisco in Messico, dove viene prodotta la maggior parte di tequila del mondo, un ostinato proprietario terriero affronta le difficoltà di un inevitabile tracollo degli affari. Nella stessa città, un make-up artist si innamora del proprietario di un ranch. 4) Gepetto – Z Behl (regista, USA) | Carlos Zozaya (produttore, Messico). Una rivisitazione femminista del racconto originale, Gepetto è un trattato di genere sull’identità artistica, incentrato sulla trasformazione di una donna in un’artista sconsiderata. 5) The Ice Rift – Margherita Ferri (regista, Italia) | Chiara Galloni (produttore, Italia). In un piccolo paese di montagna, dove tutto è immobile la 15enne Vanessa è stanca di essere considerata la ragazza più carina in città e trova una via di fuga, o addirittura il suo primo amore, in Maia, un maschiaccio che combatte sulle piste da hockey allo stesso modo in cui combatte la propria solitudine. 6) Stellanera – Valentina Bertuzzi (regista, Italia) | Alessandra Grilli (produttore, Italia). Quando una giovane donna cerca di rimare incinta, la sua vita viene invasa dal fantasma della propria madre deceduta. 7) Swamp Queen – Xander Robin (regista, USA) | Tatiana Bears (produttore, USA). Nel profondo sud ovest della Florida, una pilota ferita di swamp buggy, veicoli anfibi utilizzati per competizioni in terreni paludosi, compie una discesa nel caos alla ricerca della sua amica scomparsa, un’aspirante regina di bellezza. 8) A Time of Gods – Piotr Stasik (regista, Polonia) | Pawel Kosun (produttore, Polonia). Basta che un politico buffone prema un bottone, basta una tempesta magnetica nel Sole o un virus mutante. La fine può arrivare in ogni istante. “The Time of Gods” (Il tempo degli dei) è la storia di che cosa ci aspetta quando la nostra civiltà collasserà. 9)
To Live To Sing – Johnny Ma (regista, Canada/Cina) | Jing Wang (produttore, Cina). L’irascibile direttrice della compagnia dell’opera di Sichuan deve fare i conti con la demolizione del suo teatro e dovrà trovare alla sua troupe una nuova casa prima che la “famiglia” si disgreghi. 10) Untitled Expat Film – Daniel Laabs (regista, USA) | Jeff Walker (produttore, USA) | Jan Brandt (co-writer, USA). In seguito allo smarrimento del passaporto, Ian, un giovane gay, si trova da solo in un’isola dei caraibi. Obbligato a fare affidamento su un imprevedibile gruppo di americani espatriati, le vacanze di Ian diventano un incubo ad occhi aperti tra sopravvivenza e pesca di squali a mezzanotte. 11) Wild Youth – Lorenzo Lodovichi (regista, Italia) | Ines Vasiljevic (produttore, Italia). In un futuro prossimo viene inventato l’elisir dell’eterna giovinezza. Chiunque lo assume smette di invecchiare e vive in comunità chiuse, zeppe di persone falsamente giovani. I residenti vivono nella costante paura dei giovani, quelli veri, chiamati “Giovani Selvaggi”. 12) Yuva (Home) – Emre Yeksan (regista, Turchia) | Anna Maria Aslanoglu (produttore, Turchia). La vita solitaria di Veysel, un uomo che vive nei boschi alla stregua di un animale, viene distrutta quando quella terra viene venduta. La sua ostinazione si trasforma in un confronto con il fratello minore Hasan che arriverà dalla città per convincerlo a lasciare quei luoghi. I lavori di gruppo, lezioni plenarie, incontri singoli e scambi di idee: questo il programma del primo workshop della sesta edizione di Biennale College – Cinema, che si è tenuto a San Servolo (Venezia) dal 7 al 16 ottobre, curato da Alberto Barbera e dal Team di Biennale College – Cinema (Savina Neirotti, Head of Programme). I team dei 12 progetti sono stati affiancati da figure di spicco del panorama cinematografico indipendente internazionale e italiano. Il fine è stato quello di discutere sui propri progetti e sulle esperienze del cinema low budget, confrontandosi direttamente con i tutor e con gli altri gruppi. A seconda del loro incarico, i tutor e consulenti hanno avuto precisi incarichi e hanno lavorato in modo diverso con i team al completo. Nello specifico, il programma del workshop si è diviso in più momenti diversi, in cui i team hanno lavorato in gruppi o assieme: lavoro di gruppo: tre gruppi in totale, composti da quattro progetti ciascuno; lavori in team: con i tutor di riferimento; sia con ogni tutor singolarmente sia con i tre tutor al completo; case studies e presentazioni: sessioni plenarie per tutti i partecipanti; incontri singoli con tutor di un gruppo differente: a ogni team è stata data la possibilità di ricevere feedback da tutor appartenenti ad un gruppo diverso dal proprio:scrittura: momento di lavoro individuale o di discussione all’interno di ogni team. Da ricordare che Biennale College – Cinema, realizzato dalla Biennale di Venezia, ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema. Biennale College – Cinema si avvale della collaborazione accademica con IFP di New York, con il TorinoFilmLab e con il Busan International Film Festival. Direttore è Alberto Barbera, Head of Programme Savina Neirotti. Fino al 20 ottobre è ancora aperto il bando per la seconda edizione di Biennale College – Cinema Virtual Reality per l’anno 2017-2018. Le candidature possono essere inviate accedendo alla sezione Biennale College Cinema – Virtual Reality al seguente link www.labiennale.org/it/biennale-college e compilando il formulario dedicato. Biennale College – Cinema Virtual Reality è un programma realizzato dalla Biennale di Venezia con lo scopo di esplorare la più innovativa e coinvolgente tecnologia del momento: la Realtà Virtuale. Muovendosi tra le opportunità estetiche e narrative offerte da questa forma audio-visiva, Biennale College Cinema – Virtual Reality fornisce a professionisti provenienti dal mondo delle arti e del cinema, che abbiamo un background ricco di esperienze in diversi campi, le competenze necessarie per affrontare il formato a 360°, coinvolgente e interattivo. Grazie al supporto di esperti internazionali che operano nel settore, Biennale College Cinema – Virtual Reality aiuterà filmmakers indipendenti e creativi da tutto il mondo a cimentarsi con la realtà virtuale e insegnerà come adeguare, in maniera fluida, le proprie conoscenze a questo campo. Nel corso del programma i partecipanti acquisiranno un know-how specifico riguardante il 360° immersive storytelling, ridefinendo la relazione che intercorre tra la storia e il pubblico. Biennale College – Cinema Virtual Reality selezionerà fino ad un massimo di tre team formati da regista e produttore che lavoreranno allo sviluppo di progetti di realtà virtuale della durata massima di 30 minuti, allo stadio di ideazione, supportandoli nel loro avanzamento per tutto ciò che riguarda il processo creativo, la produzione, il pubblico e i mercati di riferimento e l’aspetto finanziario. Tra i progetti che verranno sviluppati durante il workshop, fino a un massimo di tre progetti VR riceveranno un contributo alla produzione fino a un massimo € 60.000 ciascuno grazie al sostegno di SONY, e saranno poi presentati alla 75. Mostra del Cinema di Venezia 2018. Biennale College – Cinema Virtual Reality è realizzato grazie al contributo del programma Creative Europe – MEDIA e si avvale della collaborazione del TorinoFilmLab. I progetti Biennale College – Cinema e Biennale College-Cinema Virtual Reality per l’edizione 2017/2018, ottengono un importante finanziamento dal Programma MEDIA – Europa Creativa della Commissione Europa – Direzione Generale Connect. Le attività formative dell’edizione 2017 – 2018 verranno sostenute dal contributo MEDIA. Tale contributo si aggiunge al sostegno che il Programma MEDIA ha dato allo sviluppo del Venice Production Bridge.