Workshop su Modelli replicabili e Sistemi integrati per la Gestione del Patrimonio culturale organizzato all’interno di LUBEC 2015, rassegna dedicata ai temi della valorizzazione dei Beni Culturali in programma al Real Collegio di Lucca. Tra i partecipanti i rappresentanti delle Regioni tra il Friuli V.Giulia. L’ass. alla cultura Gianni Torrenti (nella foto) ha detto tra l’altro: “L’Italia ha affrontato in modo non sufficientemente adeguato la sfida di quella parte dell’economia che ruota attorno alla valorizzazione dei Beni Culturali: un sistema di imprese che è uno dei pochi che ha continuato a crescere anche durante la crisi. Non recuperare il tempo perduto sarebbe lo spreco di un’enorme opportunità”. Ai lavori, moderati dall’economista della cultura Stefano Monti, il Friuli Venezia Giulia ha presentato il suo Modello di gestione integrata e i primi risultati della nuova Strategia di specializzazione intelligente (S3) 2014-2020 che vede la cultura come volano per la crescita delle imprese culturali e creative.
Anche i dati che disegnano l’importanza delle Industrie Culturali e Creative (ICC) sono imponenti. L’ass.Torrenti ha ricordato che in Italia sono 443.208 con 1.450.836 persone impiegate, un business che, considerato l’indotto, arriva a 227 miliardi di euro e che rappresenta il 15,6 per cento del valore nazionale. Le imprese del comparto localizzate in Friuli Venezia Giulia sono 8.622, l’1,9 per cento del totale delle imprese italiane. Il fenomeno imprenditoriale è caratterizzato dalla crescita della presenza di giovani, donne e stranieri. A favore di queste imprese la Regione Friuli Venezia Giulia ha destinato interventi mirati (4 milioni di euro a valere sul POR FESR per la nascita e l’incubazione di ICC 2014-2020). A illustrare il Modello di gestione del Patrimonio culturale della Regione è stata la direttrice centrale Cultura Anna Del Bianco. Dopo aver tratteggiato i cardini della Riforma regionale che si è occupata di Attività culturali con la nuova legge approvata nel 2014 e di Beni culturali con la norma varata nel settembre 2015 per il Sistema dei Musei, la valorizzazione dei beni mobili e immobili e delle biblioteche, Del Bianco ha relazionato sul processo di riassetto degli enti culturali regionali. “Dopo la prima fase di creazione della governance dell’Azienda speciale Villa Manin e della costituzione dell’Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale (IRPaC) del FVG che si è conclusa, ora si procede verso la seconda fase: l’assorbimento delle funzioni provinciali e la gestione dei musei e dei luoghi della cultura” ha detto Del Bianco. A illustrare obiettivi e caratteristiche degli enti della Regione sono stati Antonio Giusa, direttore dell’Azienda speciale Villa Manin, Rita Auriemma, direttrice dell’IRPaC, Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia. Maurizio Caradonna, manager di Innovation Factory (AREA Science Park Trieste), infine, ha relazionato in merito ai risultati del percorso a sostegno della nascita di startup innovative nel settore culturale.