Occorre individuare immediatamente uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche del lavoro occasionale che sempre più caratterizza il settore dell’ agricoltura. E’ quanto afferma Coldiretti Veneto dopo la decisione del consiglio dei Ministri di cancellare i voucher anche per il primario dove erano stati per la prima volta introdotti nel 2008 nella vendemmia proprio per le peculiarità dell’offerta di lavoro. “Il Veneto sull’argomento è stato molto performante – commenta Coldiretti – passando da 1200 buoni iniziali fino ai 622 mila dello scorso anno. Un andamento non indifferente per quanto concerne l’agricoltura che in nove anni ha visto quintuplicare le richieste da parte delle imprese. L’agricoltura nell’attività di preparazione dei terreni, di semine e trapianto di raccolta di ortaggi, frutta e uva è condizionata dagli andamenti climatici sempre piu’ imprevedibili ed ha bisogno – sottolinea la Coldiretti – di strumenti che tengano conto di queste caratteristiche. Con la cancellazione dei voucher – continua la Coldiretti – si mettono a rischio le produzioni agricole e si perdono opportunità di lavoro nei campi per integrare il proprio reddito 50mila giovani studenti, pensionati e cassa integrati impiegati esclusivamente in attività stagionali che in agricoltura ne sono gli unici possibili beneficiari. Si perde uno strumento che – conclude la Coldiretti- ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi dell’azienda agricola per il basso livello di burocrazia con la domanda di lavoro di giovani studenti e pensionati in cerca di un reddito occasionale da percepire in forma corretta”.