Domenica di Pentecoste in laguna in concomitanza della Vogalonga 2018 alla quale hanno partecipato 2.100 barche, di vari tipi, e 8.300 vogatori. E’ stato il benvenuto di Venezia che ha accolto, dopo il tradizionale colpo di cannone che ha ufficializzato la partenza, gli amatori dell’acqua e del remo. Molti gli equipaggi, a parte quelli arrivati dai comuni del Brenta, dal lago di Garda e altre località del nordest, oltre al canton Ticino, e quelli giunti da altri cantoni della Svizzera, poi località di Austria, Germania e altri paesi d’Europa. La Vogalonga è nata durante una regata tra amici su mascarete il giorno di San Martino del 1974. Gli appassionati della voga alla veneta in quegli anni erano pochi e isolati, in un mondo che sempre più era volto al motore. Oltre ai regatanti, altri erano gli amici coinvolti, tra cui Lauro Bergamo, allora direttore de Il Gazzettino, Toni Rosa Salva, da sempre attivo nel mondo delle regate, Giuseppe Rosa Salva, noto per il suo impegno in difesa di Venezia. Fu così che prese avvio l’idea di promuovere una vogata non competitiva, e di invitare tutti gli appassionati e tutti coloro che avevano posato i remi da troppo tempo ad unirsi contro il degrado della città ed il moto ondoso e per il ripristino delle tradizioni veneziane. Da questo moto spontaneo e genuino è nata l’avventura della Vogalonga. Tutte le imbarcazioni si sono radunate nel Canale della Giudecca a partire dalle 8.30 e si sono disposte in posizione arretrata rispetto alla Punta della Dogana secondo le indicazioni dei Commissari Tecnici del Servizio d’Ordine che hanno fatto allineare prima le barche più veloci, a cominciare da quelle di canottaggio e poi quelle con minor numero di vogatori o comunque più lente. La partenza è avvenuta in Bacino S.Marco. Aggirata l’isola di Sant’Elena, i concorrenti hanno costeggiato le isole delle Vignole, di Sant’Erasmo e di San Francesco del Deserto. A metà percorso hanno raggiunto Burano, costeggiando le isole di Mazzorbo, Madonna del Monte e San Giacomo in Paludo, il corteo è entrato in Murano attraversando il suo Canal Grande. Le imbarcazioni sono successiavemente arrivate a Venezia, passando lungo il canale di Cannaregio per portarsi infine il Canal Grande e tagliare il traguardo alla Punta della Dogana, davanti al bacino di San Marco. Ancora una volta, per questa straordinaria regata del remo, le acque dei canali di Venezia hanno vissuto una giornata di calma eneziaper l’assenza dei vaporetti pubblici e di imabrcazioni private a motore. Significativa la dichiarazione di una turista di Lugano, Annabella Bellis, di 41 anni: “ho rivisto, dal ponte dell’Accademia, dopo tanti anni la vera Venezia, che amo, in tutta la sua bellezza e tranquillità. Ho osservato e gustato le acque calme del Canal Grande, soltanto accarezzate dai remi delle barche rientrate dalla Vagolonga, e questo ha destato in me sentimenti di serenità e attenuato le tante preoccupazioni di una Venezia, giornalmente offesa dal moto ondoso”.