I frati carmelitani scalzi di Venezia da tempo producono l’acqua di Melissa, toccasana per chi ha problemi digestivi, emicranie ed altro, ma non solo. Ora i frati, che hanno nei pressi del convento (vicino alla stazione di S.Lucia) un ampio terreno dove curano l’orto, i fiori, ma anche un vitigno dal quale hanno ottenuto il loro primo vino che è stato presentato in anteprima al Padiglione del Consorzio Vini Venezia, alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, del Presidente del Consorzio Giorgio Piazza e di due frati Carmelitani (nella foto). Ne sono usciti due vini pregiati – un bianco e un rosso – prodotti in 1.400 bottiglie che, con la loro storia e unicità, si confrontano con i “colossi” del Vinitaly. L’idea è nata, come hanno riferito alla stampa, per ridare vita alle attività tradizionali del convento. Era usanza dei frati di autoprodursi il vino domenicale e da pasto, usando le varietà di vitigni presenti da decenni nei broli dei propri conventi. Le due bottiglie, dalla forma il più possibile vicina a quella utilizzata nel lontano passato, recano nell’etichetta due immagini dei dettagli della chiesa dei Carmelitani Scalzi di Venezia: una statua del timpano e una parte del mosaico pavimentale. I due monaci sono stati star per un giorno, facendo un pausa nella loro vita di riservatezza e preghiera, per partecipare alla presentazione a Venrona. Hanno realizzato vino con uve delle viti recuperate nella città di Venezia, e raccolte nel vigneto-collezione della biodiversità nel brolo del convento veneziano, che raccontano le origini mercantili della città: dal Raboso delle Malvasie, dalle varietà armene della Marzemina, dal Verduzzo al Lison, ad altre varietà come la Terra Promessa.  “Sono orgoglioso di voi e non sarei mancato a questa presentazione per nessun motivo al mondo – ha detto Zaia rivolgendosi ai Carmelitani e a Piazza – perché dentro a queste bottiglie c’è qualità, sono vini buonissimi, ma ci sono storia, identità, la spiritualità di questi straordinari frati vignaioli. Una fusione di materia e spirito di grande fascino”.

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