L’International Packaging Competition, nata su iniziativa di Veronafiere e Vinitaly nel 1996 e giunta alla sua 19/ma edizione, si presenta con una grande novità: il 19 marzo, a tre giorni dall’inaugurazione del Vinitaly (dal 22 al 25 marzo – www.vinitaly.com), la Fiera di Verona ha deciso di aprire il concorso non solo alla migliore “veste” di vini e distillati provenienti da uve, vinacce, mosto o vino, ma anche alle categorie dei distillati diversi dall’uva (gin, rhum, whisky), a tutti i liquori e all’olio extravergine di oliva. La volontà di allargare la competizione anche ad altri segmenti del mercato – le categorie ora sono undici, tre in più rispetto al passato – ha l’obiettivo di incrementare la riconoscibilità internazionale del Concorso, qualificandolo sempre di più come momento di confronto su trend e innovazione nel campo grafico, del design e del packaging. Giovanni Mantovani, DG dell’ente fieristico veronese, ha detto che si tratta di una novità molto importante che sottolinea come l’innovazione dell’offerta dei prodotti di VeronaFiere si manifesti anche nelle attività collaterali. Bottiglia, chiusura, capsula, etichetta, controetichetta, collarino, pendaglio e sigilli dei prodotti presentati – esclusa la confezione esterna – sono gli elementi valutati da una giuria altamente qualificata (designer, enologi, giornalisti esperti del settore packaging e art director). Il regolamento è rigoroso. Sono ammesse tutte le confezioni che rispondono ai Regolamenti europei 2392/89 e 3201/90 o alle definizioni dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin presentate da aziende produttrici di qualsiasi Paese, che hanno imbottigliato il prodotto nella confezione presentata al concorso e che quindi sono indicate come tali in etichetta. Il tetto minimo è di almeno 1000 bottiglie prodotte per ciascun campione iscritto. La normativa del Concorso prevede, inoltre, che non possano partecipare né le confezioni il cui contenuto è ottenuto da materie prime provenienti da Paesi diversi da quello dell’azienda produttrice e le confezioni presentate da produttori singoli o associati che abbiano avuto a loro carico, con sentenza passata in giudicato, procedimenti giudiziari dovuti a frodi o sofisticazioni.