Il settore dei prodotti biologici è in forte crescita, tra questi si distingue anche il vino. Nel Veneto, prima regione italiana per produzione di uva da vino, il vigneto biologico è passato dai 1.400 ettari di superficie del 2008 ai quasi 4.500 del 2016 (+4,3%), segnando addirittura un +165% nel triennio 2014-2016. Un “fenomeno”, quello del vino bio, che sta suscitando forte interesse da parte dei consumatori e di conseguenza dei produttori. Ed é proprio coinvolgendo i produttori di vino biologico che Veneto Agricoltura ha svolto un’indagine che ha permesso di fotografare lo stato del comparto regionale. I risultati di questo interessante lavoro sono resentati al Vinitaly lunedì 16 aprile (ore 11:30-12:30) presso lo stand del Veneto. La ricerca, condotta dai tecnici dell’Agenzia regionale, ha coinvolto un campione di 263 aziende biologiche venete ed è stata svolta mediante la tecnica dei focus group con la partecipazione degli stakeholder, sia della fase produttiva che della trasformazione. Obiettivo, individuare i punti di forza e di debolezza della fase di produzione, nonché le opportunità e le minacce del contesto esterno all’azienda (mercato, aspetti burocratici, ecc.). Al Vinitaly, al termine della presentazione dell’indagine, proposti in degustazione due vini biologici, uno bianco ed uno rosso, i cui uvaggi provengono da varietà di vite resistente (tolleranti alle malattie funginee), e più precisamente dal vigneto dimostrativo costituito da Veneto Agricoltura, grazie ad uno progetto regionale, presso la cantina biologica “Le Carline” di Pramaggiore (foto). Tornando alla crescita del comparto del vino biologico, Veneto Agricoltura segnala che nella grande distribuzione italiana il trend delle vendite di vino bio ha segnato negli ultimi anni un incremento da record: +102% tra il 2014 e il 2015; +64% tra il 2015-2016; +108% tra il primo semestre 2016 e lo stesso periodo del 2017. Ovviamente, anche le superfici viticole bio sono aumentate (+23,8% tra il 2015 e il 2016), raggiungendo una superficie complessiva di circa 103.000 ettari.