“Le ville del Palladio non sono solo un gioiello architettonico, ma sono parte costitutiva del paesaggio veneto. Sono luoghi dell’arte e dello spirito, ‘fabbriche’ che hanno plasmato e trasformato l’ambiente circostante diventando scenari di bellezza unici al mondo”. E’ la chiave di lettura con cui il presidente del Veneto presenta il nuovo atlante cartografico, edito dalla Regione, dedicato alle 24 ville del Palladio presenti nelle diverse province venete, da Verona a Venezia, da Vicenza Rovigo, da Padova e Treviso. “Contesti paesaggistici delle ville di Andrea Palladio” (questo il titolo della pubblicazione di 260 pagine in elegante carta patinata) mette a fuoco non solo il valore architettonico delle 24 creazioni palladiane, ma soprattutto la storia e il contesto ambientale e paesaggistico nel quale hanno preso forma e che hanno contribuito a plasmare. L’atlante, curato dall’architetto Sandro Baldan della Direzione pianificazione territoriale della Regione Veneto e realizzato con la collaborazione di un ventina di istituzioni tra cui l’archivio di Stato austriaco, l’istituto geografico militare di Firenze, gli archivi di Stato del Veneto, il Ministero per i Beni Culturali, il Centro internazionale di studi di architettura Andrea Palladio, analizza, documenta e valorizza per la prima volta le trasformazioni territoriali avvenute nei secoli nei contesti paesaggistici di tali ville. Si tratta di una pubblicazione unica, originale per genesi e utilizzo. Nasce infatti dagli studi per elaborare il Piano Paesaggistico regionale, strumento previsto dal piano territoriale regionale di coordinamento e vincolante per la pianificazione locale. “La tutela e la conservazione della memoria dell’identità agraria e sociale, nonché artistica e culturale, delle ville venete, riconosciute dall’Unesco ‘patrimonio dell’umanità’ è e continuerà ad essere uno dei cardini del piano paesaggistico veneto – rimarca il presidente del Veneto – Contesti paesaggistici come villa Barbaro a Maser, la Rotonda a Vicenza, villa Godi a Lugo, villa Cornaro a Piombino Dese o villa Serego a San Pietro in Cariano, solo per citarne alcuni, sono diventati emblemi universali di quella ‘civiltà delle ville’ che rende il Veneto una regione nota e amata in tutto il mondo. Questo volume aiuta a ‘leggere’ il paesaggio storico palladiano, a valorizzare e tutelare i contesti territoriali delle sue ville, favorendo così la conoscenza di una delle più alte espressioni della cultura veneta”. Scandiscono la sequenza di cartografie, mappe e immagini i contributi di alcuni tra i più autorevoli studiosi del paesaggio storico palladiano e della cultura veneta, tra cui Massimo Rossi, responsabile della cartoteca della fondazione Benetton di Treviso, Francesca Fantini D’Onofrio, direttrice dell’Archivio di Stato di Padova, Giovanni Caniato archivista di Stato a Venezia, Mattea Gazzola della biblioteca Bertoliana di Vicenza, Francesco Antoniol, storico della bonifica, Antonio Foscari, storico e proprietario di “villa Foscari – La Malcontenta”, e Giancarlo Pinaffo, agronomo. Il volume è consultabile presso le amministrazioni comunali e le biblioteche dei comuni che ospitano le ville palladiane, gli Archivi di Stato e le Sovrintendenze del Veneto, i fondi specializzati, le biblioteche universitarie e quelle dei maggiori istituti culturali e fondazioni del Veneto. Copie dell’atlante cartografico delle ville venete sono state inviate, inoltre, alle maggiori biblioteche e agli istituti storici e urbanistici di rilievo nazionale, nonché alle quattro università venete, ai relativi istituti di architettura, pianificazione paesaggistica, storia dell’arte e agli ordini e collegi delle professioni legate all’urbanistica e alla pianificazione territoriale. Gli studiosi e gli studenti interessati possono richiedere copia dell’atlante cartografico alla Direzione pianificazione territoriale all’indirizzo e-mail pianificazioneterritoriale@regione.veneto.it.