Prima in Italia per metri quadrati di rassegne internazionali venduti e ai vertici in Europa con manifestazioni leader come Vinitaly, Marmomac, Fieracavalli e Fieragricola: Veronafiere celebra oggi da protagonista la seconda Giornata Mondiale delle Fiere. Creato nel 2016 dall’UFI – l’associazione che riunisce i principali organizzatori fieristici del mondo – e rilanciato nel Paese da AEFI-Associazione esposizioni e fiere italiane, l’appuntamento del 7 giugno ricorda l’importante valenza sociale ed economica del settore. Un comparto, quello delle fiere, che muove nel globo un giro d’affari complessivo che sfiora i 100 miliardi di euro all’anno, dà lavoro a 680mila persone e facilita la circolazione di idee, conoscenze e il contatto fra culture diverse. Normalmente impegnato nella promozione delle proprie aziende espositrici, per una giornata il sistema fieristico illustra tutte le opportunità generate dalla propria attività per i territori di riferimento, l’export e l’internazionalizzazione delle imprese. Basti pensare che in Italia, per oltre l’88% delle PMI, le fiere costituiscono ancora l’unico strumento di visibilità sui mercati esteri. In questo quadro opera da quasi 120 anni la Fiera di Verona, presente questa mattina a Roma alla tavola rotonda organizzata da AEFI nella sede di ICE Agenzia, come parte delle celebrazioni del Global Exhibition Day. “Veronafiere – ha spiegato il consigliere di amministrazione, Barbara Blasevich (foto), intervenuta all’evento – è l’esempio concreto della capacità di sfruttare le vocazioni del proprio territorio quali vino, agroalimentare e marmo per creare dei prodotti fieristici di richiamo e successo internazionale, con un’evoluzione che va dal locale al globale. Nel 2016 la nostra Fiera ha accolto 1,3 milioni di visitatori e generato 1,2 miliardi di euro di indotto soltanto sulla provincia di Verona”. Per tutte le fiere l’obiettivo di crescita resta legato alla capacità di sviluppare fornire sempre più servizi ad alto valore aggiunto a espositori e operatori, in uno scenario globalizzato e interconnesso.“Il prossimo traguardo – continua Blasevich – è per Veronafiere la digital transformation. Un progetto inserito nel piano industriale al 2020 collegato alla nostra recente trasformazione in società per azioni. Ci sono, poi, molti altri aspetti che rendono particolarmente forte il posizionamento di un prodotto fieristico che ormai non si esaurisce nei giorni di manifestazione ma diventa invece la finalizzazione di un percorso di 365 giorni all’anno, integrando momenti online e offline in un continuum di eventi che rappresentano leve di marketing business per le aziende”. La Giornata Mondiale delle Fiere, oltre a Roma, coinvolge poi anche i singoli quartieri fieristici. A Verona è in programma un’iniziativa che vede la partecipazione del presidente e del direttore generale di Veronafiere Spa – Maurizio Danese e Giovanni Mantovani – con la presentazione ai clienti degli spazi di Wine2Digital, sede dell’Academy permanente di Vinitaly International, responsabile della formazione di esperti e ambasciatori certificati del vino italiano all’estero. Wine2Digital è anche il luogo privilegiato per la sperimentazione e lo sviluppo dei nuovi servizi legati alla digital transformation e dedicati al mondo del vino.

 

 

 

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