Due giornate, oggi la finale, per l’università di Verona che è stata sede dell’incontro scientifico promosso dal Consorzio interuniversitario “Istituto nazionale di neuroscienze” (Inn). L’aula “De Sandre” del Policlinico di Borgo Roma ospiterà i più affermati neuroscienziati italiani, un’occasione per fare il punto sulle ricerche condotte oggi in questo ambito e sulle prospettive future. Ospite d’onore la senatrice a vita Elena Cattaneo per una lettura magistrale dal titolo “Staminali come strumento per studi di funzione e trapianto nell’Huntington”. I lavori aperti il primo giorno da Alessandro Vercelli dell’università di Torino e attuale presidente dell’Inn. I lavori si sonoarticolatoi su quattro sessioni scientifiche su neurobiologia cellulare e molecolare, neuroscienze traslazionali, neuroscienze comportamentali e cognitive, neuroscienza cliniche. Nato nel 1992, Ist. naz. delle neuroscienze ha l’obiettivo di favorire attività culturali e ricerca nell’ambito delle neuroscienze. Attualmente vi afferiscono quattro sedi universitarie: Verona, Torino, Brescia e Ferrara. L’istituto è fra i 14 consorzi interuniversitari italiani accreditati dal Miur, ministero dell’Università e della ricerca, e dall’Anvur, Associazione nazionale valutazione ricerca universitaria, ed ha ottenuto una valutazione eccellente in occasione dell’ultimo esercizio valutativo da parte dell’Anvur. La scelta di Verona come sede di questo prestigioso appuntamento ha confermato il valore della ricerca e degli studi condotti in questo ambito. L’ateneo scaligero gode infatti di una reputazione consolidata nelle neuroscienze, sia per quel che attiene alla ricerca di base che per la ricerca clinica. Le neuroscienze sono legate alla storia di questo ateneo. Hrayr Terzian (1925-1988), neurologo e psichiatra di grande valore e primo rettore dell’ateneo scaligero a partire dal 1982, ha infatti perseguito con tenacia l’obiettivo di fare dell’ateneo veronese uno dei centri di riferimento in Italia per le neuroscienze, che si stavano affermando in quegli anni in ambito nazionale e internazionale. Nell’arco di alcuni anni sono sorti a Verona laboratori di prestigio e produttivi in tutti i campi delle neuroscienze. Il calibro dei neuroscienziati scelti dall’ateneo veronese ha trovato riconoscimento in numerosi incarichi di prestigio nel panorama nazionale ed internazionale, quali, per citarne solo alcuni, la presidenza della Società italiana di neurologia con Nicola Rizzuto; la presidenza della Società italiana di neurochirurgia e della World Academy of Neurological Surgery con Albino Bricolo; la presidenza delle Società italiana di neuroscienze e la direzione della International Brain Research Organization con Marina Bentivoglio; la presidenza della Società italiana di fisiologia con Giovanni Berlucchi, membro dell’Accademia dei Lincei. “E’ nostro compito onorare tale tradizione valorizzando al meglio le risorse disponibili e affrontando nuove sfide nel contesto sempre più globalizzato e competitivo della ricerca scientifica” ha detto Leonardo Chelazzi, ordinario di Fisiologia dell’ateneo e coordinatore dell’unità veronese dell’Inn.