“La missione Plato è stata adottata ufficialmente nel programma scientifico dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ed entra nella sua fase di realizzazione”, questo quanto definito a Madrid durante l’incontro dell’Esa Science Program Committee. Sono padovani i 26 “occhi” di Plato, i telescopi progettati dai ricercatori dell’Inaf Osservatorio, guidati dal prof. Roberto Ragazzoni, che andranno a caccia di esopianeti grazie al loro enorme campo visivo che permetterà di osservare per la prima volta contemporaneamente immense zone di cielo. Questi occhi saranno realizzati nei laboratori della Leonardo di Firenze in collaborazione con l’Università di Berna, la TAS Italia e Medialario. “Ero a Stoccolma assieme a tutto il gruppo europeo che si occupa di questo satellite – ha dichiarato il prof. Roberto Ragazzoni ai microfoni di RadioBue dell’ateneo-. Noi a Padova ci occupiamo della costruzione dei telescopi e della stesura del catalogo dal quale poi verranno selezionate le stelle che verranno studiate da questo telescopio. L’obiettivo della missione quindi è di catalogare, scoprire, caratterizzare e misurare con grande precisione i pianeti fuori dal nostro sistema solare attorno a stelle brillanti e relativamente vicine”.