A vent’anni di distanza dalla notizia della “prima donna gondoliera che sfida la tradizione maschile”, è giunta ai media locali, nazionali e non solo, la verità, quella di Alex, transgender, nato in un corpo di donna ma uomo da sempre. Oggi ha 50 anni. A Venezia, città in cui vive, pochi conoscono il suo stato. Di questa storia si sono occupati due giornalisti statunitensi, Kristen Clark e Davide Conrad. Qualche tempo addietro, i due hanno contattato Alex. I due cronisti radiofonici, come indicato in un servizio del Corriere Veneto (ma altri media ed agenzie si sono occupati del caso), hanno fatto sapere di voler parlare con la “prima gondoliera di Venezia”», così hanno registrato all’inizio dei 55 minuti di trasmissione, dedicati a Hai e pubblicati il 17 giugno su Radio Lab, sito di informazione di New York. I giornalisti si erano immaginati di descrivere la battaglia di una donna (sbarcata a Venezia dalla Germania a fine anni ’80) per spezzare la tradizione maschile e machista della gondola. Invece, hanno conosciuto un uomo che per moltissimi anni ha convissuto con il fraintendimento mediatico della «prima gondoliera». Il mio nome è Alex Hai e sono transgender – ha scritto nei giorni scorsi sulla sua pagina Facebook, Alex – Il pronome corretto da usare quando vi riferite a me è “egli” o “lui”». Nato di genere femminile in Germania, Alex racconta che già a 3 anni sapeva di essere un uomo, intrappolato nel corpo sbagliato. A 15 la fuga ad Amburgo, a 29 l’arrivo in laguna a cercare location per un film. Inizia così il suo non facile apprendistato fino a quando, nel 1996, qualcuno nota la «donna» gondoliere, inizia a parlarne e scriverne. Per Alex la passione per la gondola si è trasformata in una battaglia per i diritti delle donne che egli non sentiva sua, né avrebbe voluto combattere. L’esame non andò bene e «la prima gondoliera di Venezia» si mise in proprio, lavorando per gli alberghi. Non sono mancate le proteste dei veri gondolieri, che hanno ottenuto la modifica del Regolamento comunale (la norma che solo i titolari di licenza avrebbero potuto effettuare servizi in gondola) e alla fine, Hai è ricorso al tribunale, vincendo due volte contro il Comune. La vicenda della “prima donna gondoliera” è divenuta inarrestabile: non riuscivo più a dire, vi sbagliate, ha spiegato. Hai ha confermato del suo percorso di transizione e, sostenuto da associazioni Lgbt, ha rivelato al mondo la sua storia.