Uno studio multidisciplinare dedicato agli eventi accaduti in città nel 1868, per compiere un’operazione di storytelling strutturata e avvincente che evochi le vicende accadute al momento dell’istituzione dell’ Ateneo: il progetto Venezia 1868: l’anno di Ca’ Foscari, curato da Nico Stringa e Stefania Portinari, docenti di Storia dell’arte contemporanea a Ca’ Foscari, si occupa proprio di evidenziare quanto avviene a Venezia in quell’anno speciale, leggendolo attraverso gli eventi narrati nella Gazzetta di Venezia, il giornale cittadino dell’epoca (foto cà Foscari). In un volume delle Edizioni Ca’ Foscari composto da saggi di studiosi, docenti, dottorandi, laureati e studenti dell’Ateneo illustrata la situazione complessiva della città di Venezia nell’anno in cui prese il via un’esperienza esemplare come quella di Ca’ Foscari. Diventata italiana da due anni – dal 1866 – Venezia riprende energia dopo settant’anni di sudditanza ai francesi e agli austriaci; e si affaccia all’Italia unita con spirito di speranza e di attesa. La fondazione di un’impresa come quella di Ca’ Foscari è una prova e una conferma di come la città intendesse rinascere e riprendere in sé i destini futuri; è un tassello fondamentale della fiducia nel futuro, nel progresso. Il volume Venezia 1868, come si mette in risalto in una nota pubblicata sul magazinenews, consente di rendere più partecipi il pubblico e gli studenti sull’importanza della sua storia, proponendola inoltre come un esempio positivo di rilancio culturale ed economico in una situazione di avversità ma anche di speranza qual era quella del tempo, richiamando la sua mission contemporanea. La ricerca evidenzia inoltre come l’offerta formativa cafoscarina sia sempre stata al passo con i tempi e strettamente connessa con la realtà locale – economica e culturale del partimonio artistico – ma al contempo proiettata verso il futuro e attenta alle novità.

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