Nella relazione annuale della Direzione nazionale antimafia e terrorismo è indicato anche il Veneto, territorio a rischio mafie, tanto da risultare all’11/o posto nella graduatoria in Italia, questo dato è stato registrato tra il primo luglio 2015 e il 30 giugno 2016. Nel documento si sottolinea che in Veneto esiste una residua attività di soggetti dell’ormai disciolta Mala del Brenta (allora capeggiata dal boss Felice Maniero), problemi di eco-traffico, senza legami apparenti però con interessi mafiosi, e il traffico di droga in mano, da una parte, a bande nordafricane, dall’altra, a bande albanesi, che si presentano con sistemi organizzativi abbastanza efficienti. Sulla comunità cinese, sono stati indicati in prevalenza comportamenti illeciti in questi settori: commercio, immigrazione finalizzata alla prostituzione, lavoro nero.

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