Il Consiglio di Amministrazione di Veneto Banca ha approvato il Piano Industriale 2015 – 2020, che si colloca al servizio di un ampio progetto che prevede: la trasformazione in Società per Azioni, la quotazione in Borsa e l’aumento di capitale. Queste, in sintesi, le linee guida del piano industriale 2015-2020 di Veneto Banca: incremento dei ricavi, miglioramento strutturale del rischio di credito, aumento dell’efficienza della macchina operativa e azioni straordinarie (cessione Banca Intermobiliare, razionalizzazione Reti Estere, gestione proattiva del portafoglio partecipazioni, investimenti), adeguamento alla nuova architettura di Vigilanza europea. Secondo il nuovo ad di Veneto Banca, Cristiano Carrus, “Il piano è stato studiato nell’ipotesi ‘stand alone’, cioè come dovessimo rimanere da soli”. Ecco i principali gli obiettivi eco-finanziari: solidità patrimoniale con livelli di CET1 sopra al 13,5% già dal 2018, 15,5% nel 2020; soddisfacente e sostenibile redditività con ritorno all’utile già dal 2016 e un ROTE target al 7% al 2020; cost Income ratio in riduzione di circa 8 p.p. al 2018, sotto il 50% al 2020 e maggiore qualità degli asset con forte riduzione del NPL ratio ed elevati livelli di copertura del portafoglio crediti. L’obiettivo fondamentale del Piano, di turnaround rispetto al recente passato, è definire un percorso che consenta al Gruppo di essere protagonista della ripresa economica, sociale e culturale, dei territori in cui opera e di tornare a generare valore per gli azionisti. La quotazione è il requisito fondamentale per il rafforzamento patrimoniale del Gruppo, che rappresenta l’elemento portante del Piano e costituisce la condizione essenziale per la sua realizzazione. Mirando a ottimizzare il posizionamento del Gruppo Veneto Banca, il Piano, come è stato scritto, risulta coerente anche con opzioni strategiche alternative che il mercato dovesse offrire.

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