Il mondo sarà delle batterie, quelle a ione-litio. Difficile non crederlo, soprattutto anche alla luce delle varie notizie della case automobilistiche che parlano dell’addio ai motori diesel nel giro di relativamente pochi anni. Ne è convinto anche il professor Stefano Passerini del Karlsruhe Institute of  Technology, Helmholtz Institute di Ulm (Germania), ospite a Palazzo Bo di Padova per discutere e tra i massimi esperti al mondo proprio di batterie agli ione-litio: “Le batterie litio-ione saranno a breve le batterie più prodotte al mondo – ha spiegato Passerini – ma la ricerca dovrà ‘correggerne’ alcuni aspetti. In uno studio condotto con le quattro agenzie governative dei Paesi maggiormente coinvolti nella produzione di queste batterie (Giappone, Cina, Stati Uniti e Germania) emerge la necessità da un lato di migliorare i costi, trovando un’alternativa a un componente oggi indispensabile ma estremamente costoso e scarso, il cobalto. Dall’altro rendere queste batterie più sicure che oggi, visto l’alto contenuto energetico del titanio che, se liberato troppo velocemente può causare danni”. Compito della ricerca scientifica sarà insomma anche quello di trovare metodi sostenibili da un punto di vista ecologico per accumulare energia. Energia, sotto forma di batterie, che è ormai sempre più all’interno della vita di ognuno sotto forma di cellulari, computer e, appunto, automobili a motore elettrico. “Nei prossimi 10-15 anni – ha detto ancora Passerini – si cercherà di migliorare le caratteristiche di queste batterie, ma si sta già pensando al post litio-ione, ovvero nuove tecnologie che sperimentino metalli e sostanze alternativi, meno costosi e più sicuri, come il magnesio, il calcio, l’alluminio. Importantissimo diminuire il volume delle celle, soprattutto per i veicoli, perché questo consentirà un maggiore stoccaggio di energia e una maggiore autonomia”. 

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