Il Veneto è terra di mare, monti e pianura, vocata al turismo e tra le sue più belle montagne l’Altopiano dei Sette Comuni, conosciuto anche come Altopiano di Asiago, rappresenta una delle località più eleganti e più adatte sia allo svago invernale che a quello estivo. Con la sua la natura incontaminata, la quiete che lo caratterizza, le innumerevoli strutture ricettive e le proposte di intrattenimento adatte a tutti i gusti, offre infatti la possibilità di una vacanza all’insegna del benessere. L’offerta turistica, le bellezze paesaggistiche (foto pro loco), gli eventi, sono distribuiti su tutto il territorio tra ridenti località. Situata ad un’altitudine di 1001 mt sul livello del mare, Asiago è senz’altro la più famosa tra le località dell’Altopiano dei Sette Comuni (divenuti otto dal 1796: oltre ad Asiago, Conco, Enego, Foza, Gallio, Lusiana e Roana si è aggiunto poi Rotzo). È una città vivace, la prima località turistica della provincia di Vicenza, con le sue due piazze principali, i numerosi negozi, alberghi, pizzerie e ristoranti, bar e pasticcerie, gastronomie ed altre attività di interesse. Rasa al suolo nel corso della Prima Guerra Mondiale, fu ricostruita rispettandone la struttura urbanistica originaria. Il centro cittadino è circondato da prati e boschi incontaminati e da caratteristiche contrade. L’Altopiano d’estate accoglie i turisti in tutto il suo splendore offrendo infinite possibilità di fare sport, dalle passeggiate alle cavalcate tra i boschi, dalle piroette sui pattini nello stadio del ghiaccio all’ebbrezza del volo, dalle nuotate nelle piscine coperte alle gare a tennis, dalle sfide nel campo di golf alla pesca sportiva, all’orienteering, al nordic walking, al free-climbing, alle visite guidate all’Osservatorio Astronomico e Astrofisico o alle varie realtà museali presenti. Non dimentichiamo la bicicletta che qui trova il suo ambiente ideale. Nella stagione invernale ad Asiago è possibile praticare un’ampia gamma di attività sportive, in particolare lo sci di fondo (per gli oltre 500 km di piste tra cui uno spettacolare anello di 250 chilometri, che tocca tutti i comuni) e di discesa (una sessantina d’impianti di risalita), piste da pattinaggio e sentieri per passeggiate nella neve, lo snowboard, il telemark, lo slittino, escursioni con le ciaspole, l’hockey ed il pattinaggio sul ghiaccio. Si possono praticare anche sport estremi come il parapendio e il deltaplano e anche canyoning e rafting nel vicino fiume Brenta. Che si tratti di escursionisti esperti ed allenati o invece di semplici amanti della montagna, c’è per tutti la possibilità di immergersi in una natura splendida ed incontaminata tra fitti boschi, pascoli e verdi vallate. Salendo dalla pianura per una ripida strada di dieci tornanti, l’Altopiano mostra un magnifico paesaggio fatto di vasti prati, paesi dagli alti campanili e una corona di vette. Sacro agli alpini, teatro di aspri combattimenti durante la prima Guerra mondiale, il monte Ortigara è il luogo di battaglia più conosciuto della zona, e vale una visita il Museo all’aperto di Zebio dove sono visibili camminamenti, trincee e ricoveri. La visita dell’Altopiano può partire da Rotzo, il comune più antico che vanta alcuni siti preistorici. Il vicino comune di Roana è memore della cultura e della lingua cimbra, caratterizzato da sei borgate dette i Sei campanili. Poco distante da Asiago si trova Conco, che un tempo era una contrada di Lusiana, grazioso comprensorio turistico. Proseguendo verso est, c’è Gallio, noto per le sue strutture sportive come il trampolino da sci. Tra i boschi sorge Foza mentre all’estremità dell’Altopiano si trova Enego, con la trecentesca torre scaligera e le piste da fondo. Il nome di Asiago è legato a quello del prelibato e omonimo formaggio, prodotto sull’Altopiano da tempo immemorabile, ora divenuto DOP. Le sue origini si fanno risalire al decimo secolo, quando il vescovo di Padova, signore di queste terre, veniva pagato dai suoi vassalli con questa specialità. L’Altopiano è stato abitato dalla minoranza etnica dei cimbri che un tempo si distinguevano perché parlavano un particolare idioma di origine germanica. Tale parlata è oggi utilizzata solo da pochi abitanti, ma consistenti tracce del cimbro sussistono nel linguaggio corrente e nella toponomastica di tutta la zona. Dopo la ricostruzione il turismo si diffuse a partire dalla fine degli anni venti, in particolar modo quello invernale. Ma è soltanto con il boom economico, a partire dagli anni sessanta, che quest’area ha conosciuto il turismo di massa grazie al richiamo verso un ambiente salubre ed apprezzato da parte della vicina popolazione della pianura. L’afflusso turistico si attesta oggi sulle ottocentomila visite l’anno. L’Altopiano offre tantissimi eventi per ogni gusto. La grande musica è tornata protagonista anche quest’anno dell’estate di Asiago con un ricco programma di concerti e interpreti d’eccezione. Un evento del tutto straordinario ha visto interpreti I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone e il grande violinista Salvatore Accardo la sera di sabato 28 luglio nel duomo di Asiago. Venerdì 3 agosto è il turno di settanta giovani musicisti provenienti da Croazia, Albania, Ungheria, Cina, Polonia, Estonia, Italia, Slovenia, Serbia, Romania e Ucraina facenti parte della ESYO, European Spirit of Youth Orchestra: un progetto unico nel panorama delle orchestre sinfoniche giovanili internazionali. E poi gran finale con la 52° Edizione di Asiagofestival, la storica rassegna che porta la grande musica sull’Altopiano da lunedì 6 agosto fino a martedì 17, con il tradizionale concerto per l’Assunta del 15 agosto. (ODM)
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