Almeno 150 fra rettori, professori e studenti delle università dei Paesi del G7 si daranno appuntamento, nei giorni 29 e 30 giugno, a Udine, in occasione del “G7 University – University education for all. Actions for a sustainable future”. L’iniziativa, che rientra nel festival italiano dei saperi e dell’alta formazione “Conoscenza in festa”, è stata presentata nella sede della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui), a Roma. L’incontro, ha spiegato il rettore dell’Università di Udine e segretario generale della Crui, Alberto De Toni, “è una grande occasione per fare dell’educazione lo strumento più potente per liberare le persone, liberare le società e costruire un futuro di pace ed equo”. Quattro le grandi tematiche da affrontare: istruzione e sostenibilità; cittadinanza globale; università, cultura e società; università e sviluppo economico. Nella città friulana i rappresentanti di 13 Università e 14 studenti dei Paesi del G7, 77 atenei italiani, 6 enti di ricerca, 31 organizzazioni e 30 esperti, che avranno il compito di elaborare tali tematiche. “E’ prevista anche la partecipazione della ministra dell’istruzione, università e ricerca, Valeria Fedeli e di esponenti dell’economia e della cultura”. In un Paese come l’Italia, “notoriamente in ritardo rispetto agli altri” per numero di laureati, ha sottolineato il Rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, si aprirà il “pensatoio” mondiale per il futuro dei giovani, il loro diritto di accesso all’istruzione terziaria e, in sostanza, la loro partecipazione democratica alla vita politica, sociale ed economica. Si lavorerà sul tema della cittadinanza globale, che – ha auspicato il rettore dell’Università di Pavia, Fabio Rugge – può “essere realizzata attraverso la mobilità degli studenti universitari da un paese all’altro”, e sul tema dello sviluppo sostenibile, che deve essere promosso – ha sostenuto Angelo Riccaboni docente dell’Università di Siena – a livello sociale ed economico e non solo ambientale.