Il territorio che si estende dalle Dolomiti di Brenta al Lago di Garda, “Alpi Ledrensi e Judicaria” è Riserva della Biosfera Unesco. Lo ha annunciato il Segretario del Programma MAB (Man and the Biosphere) e direttore della Division of Ecological and Earth Sciences (SC/EES) Han Qunli durante la ventisettesima sessione di lavoro dell’International Coordinating Council (ICC) che ha annesso nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera del Programma MAB (Man and Biosfera) Unesco si è svolta a Parigi. C’è anche il Delta del Po tra i siti naturalistici italiani che a Parigi, il Consiglio di coordinamento internazionale del programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco ha iscritto nella lista delle Riserve di Biosfera considerate uniche al mondo. “E’ una bellissima notizia che attendavamo da quando l’iter per questo riconoscimento era iniziato – ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia –. Non avevamo dubbi che mancasse solo l’ufficializzazione che attestasse l’importanza e il fascino di uno dei parchi deltizi più interessanti d’Europa”. Per le Alpi Ledrensi l’assessore provinciale trentino Mauro Gilmozzi ora comincia davvero la sfida per fare della ‘Riserva della Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria’ un’imperdibile occasione di sviluppo e opportunità di nuova occupazione. Sono convinto che la gestione della Riserva trentina affidata al consorzio BIM del Chiese, diventerà un esempio per l’Unesco così come lo fu, nel 2009, l’iter di candidatura per le Dolomiti”. All’incontro di Parigi era presente l’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola il quale ha manifestato soddisfazione per il traguardo tagliato. Da questo momento il Trentino è più forte – ha detto – anche sul piano turistico, oltre che su quello dello sviluppo di un’agricoltura ecosostenibile. Siamo certi che la promozione della nostra terra, che compete a Trentino Marketing, saprà far tesoro di questa nuova opportunità. L’idea di candidare il territorio trentino a Riserva della Biosfera nasce nel febbraio 2013 sulla spinta di alcune istanze del territorio, in particolare dell’Associazione Pro Ecomuseo della Judicaria e da una felice intuizione di Roberto Bombarda che l’ha condivisa con i cittadini e le autorità del suo Comune, della Provincia autonoma, e dei Comuni della Val di Ledro e Valle del Chiese. Comune capofila della candidatura, lo ricordiamo, è Comano. Sono quarantasette mila gli ettari di territorio trentino ora Riserva della Biosfera Unesco. Si estendono dalla Alpi di Ledro alle Giudicarie esteriori: dai 63 metri di altitudine del lago di Garda ai 3.173 della cima Tosa nel cuore delle Dolomiti di Brenta già patrimonio dell’umanità. L’area trentina divenuta Riserva della Biosfera Unesco è abitata da 16.000 persone residenti in 11 Comuni: Bleggio Superiore, Bondone, Comano Terme, Dorsino, Fiavè, Ledro, Riva del Garda, San Lorenzo in Banale, Stenico, Storo e Tenno. In questo territorio l’uso del suolo è destinato a boschi e prati per l’89,6 per cento, per scopi agricoli l’8,6 per cento, con destinazione urbana 1,8 per cento. Un’area con più di 800 aziende agricole, zootecniche (bovini e ovicaprini) e apistiche, con sedici consorzi cooperativi, con usi civici secolari (ASUC) in tutti i Comuni e con 203 associazioni di volontariato. Un territorio che ha una vocazione turistica specifica, che può contare su 28.000 posti letto in strutture di medie e piccole dimensioni.