Nella stazione di inanellamento sul monte Pizzoc, ai margini del famoso “serenissimo” Bosco del Cansiglio (Belluno-Treviso), è stato catturato, inanellato, liberato un rarissimo esemplare di Allocco degli Urali (Strix uralensis). Questo predatore notturno conta pochissime segnalazioni in Italia e testimonia ancora una volta lo straordinario valore, espresso in biodiversità, presente nell’area, demanio forestale regionale, gestita da Veneto Agricoltura. L’Allocco degli Urali (foto) è un rapace del grande nord che, fatto intuibile anche dal nome che porta, abitatore delle terre al di sopra del cinquantesimo parallelo. Prima unicamente migratore e svernante, da qualche anno ha iniziato a nidificare anche alle nostre latitudini, e in particolare in Friuli-Venezia Giulia, dove la prima nidificazione accertata risale al 1994; è stato segnalato anche in Cansiglio dopo qualche anno, territorio che diventa quindi l’estremità occidentale del suo areale. Elegantissimo nel piumaggio, questo rapace ha trovato nelle Alpi e nelle Prealpi italiane un ambiente ospitale e particolarmente adatto alle sue esigenze ecologiche. Si va ricostituendo quindi l’areale di questo uccello, specie che un tempo era diffusa nell’intera area nord-orientale italiana. Per il Cansiglio la presenza di questo rarissimo rapace notturno era stata monitorata dai faunisti Mezzavilla e Lombardo, sebbene essa non fosse risultata costante negli anni. Questa nuova importante segnalazione fa ben sperare che questa specie molto rara possa trovare un suo habitat ideale anche nella bella faggeta dell’Alpago.