Inclusione economica, sociale e finanziaria per una prevenzione più efficace dell’indebitamento e del credito illegale. Questi gli obiettivi di un protocollo che è stato siglato nei giorni scorsi dal Presidente dell’Unione Europea delle Cooperative (Ue.Coop) Gherardo Colombo e dal Presidente della Fondazione antiusura Interesse Uomo Don Marcello Cozzi in provincia di Potenza.
L’intesa, a carattere nazionale, interviene in un momento storico difficile, tanto per i cittadini quanto per le imprese. Le condizioni economiche sfavorevoli e gli appesantimenti burocratici – oltre a impedire la crescita e lo sviluppo, anche sociale, del Paese – rischiano addirittura di agevolare le infiltrazioni della criminalità organizzata, sempre più incline a “farsi impresa”.
Il Protocollo consentirà a Ue.Coop e alla Fondazione Interesse Uomo di realizzare una serie di iniziative mirate a sensibilizzare le istituzioni pubbliche e private, ma anche allo stesso tempo a informare le cooperative associate, i rispettivi soci e loro familiari. Tra i punti salienti del documento, spiega una nota, la realizzazione di iniziative sui problemi legati ai ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni e sulle difficoltà di accesso al credito legale. Verranno anche organizzate attività di educazione all’uso responsabile del denaro per la prevenzione del sovra indebitamento insieme a campagne informative sull’utilizzo dei fondi di prevenzione anti-usura. Inoltre è prevista la diffusione degli strumenti, pubblici e privati, del micro-credito, della micro-finanza, dei prestiti partecipativi, delle garanzie e del crowfounding. Infine, verrà anche sviluppata sui territori una rete integrata per promuovere l’affermazione della legalità e per favorire l’emersione di eventuali fenomeni sommersi di infiltrazione criminale nel tessuto imprenditoriale cooperativo.
“La condizione di bisogno causata dalla non disponibilità di sufficienti risorse economiche – ha dichiarato Gherardo Colombo, presidente di UeCoop – limita in maniera significativa la libertà di un individuo, sia come cittadino che come titolare di un’attività imprenditoriale. Per questo, l’accesso a forme di credito legali si ricollega direttamente all’applicazione del secondo comma dell’articolo 3 della nostra Costituzione, dove si parla di rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che ‘impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. In tal senso, il protocollo siglato tra UeCoop e Fondazione Interesse Uomo è un primo passo che porterà benefici diffusi. www.uecoop.org (foto arch.)