Per l’aumento di turisti, valutato nel 2017 con un 7+, Venezia produrrà – con la riscossione della tassa di soggiorno – almeno 40 mln. In Veneto gli incassi per tale tassa potranno arrivare a 60 mln: la stima emerge da uno studio diffuso dalla Fondazione “Think Tank Nord Est” di Venezia-Mestre. La crescita di turisti a Venezia è costante e fa restare la Serenissima sempre leader in regione. Seguono l’area del Veronese, che dovrebbe incassare circa 10 milioni e mezzo di euro, con una crescita di quasi il 15%; la provincia di Padova, che a fine anno dovrebbe sfiorare i 6 milioni di incasso con un +16% rispetto al 2016; Treviso dovrebbe incassare poco di un milione di euro con un +4% rispetto all’anno precedente Belluno quasi 900 mila euro con un +30% di incassi; Vicenza circa 740 mila euro con un +10%, Infine, Rovigo con poco più di 300 mila euro con un +5%. Nel comune di Venezia i gestori hanno l’obbligo di informare i propri ospiti riguardo all’esistenza dell’imposta di soggiorno, verificare se hanno diritto all’esenzione o alla riduzione. Quindi il gestore deve comunicare l’importo, i termini e le modalità per assolverlo. Entro il periodo di soggiorno il gestore deve chiedere l’imposta all’ospite. Il gestore è obbligato anche a rilasciare la quietanza mediante la registrazione del pagamento sulla ricevuta o fattura fuori campo applicazione Iva. Nel caso in cui l’ospite rifiuti il pagamento dell’imposta di soggiorno, il gestore della struttura ricettiva è tenuto a far compilare apposito modulo di rifiuto al soggetto passivo e a trasmetterlo tempestivamente all’Amministrazione Comunale (che provvederà a recuperare la somma dovuta, attivando altri canali). In Italia l’imposizione della tassa di soggiorno da parte dei comuni, varia da località, ma pur sempre produce importi di grossa portata. Da una recente indagine risulta che in questo settore esistono peraltro due Italie. Ogni regione si gestisce per conto proprio: chi con le sue agenzie di promozione regionale, chi affidandosi più o meno al caso. I turisti affollano sempre di più le città di interesse storico e artistico, scelte da uno straniero su due, e le località di mare. E il top è il Nord Est, capace da solo di raccogliere quasi il 50 per cento delle presenze straniere: sono circa 83 milioni di pernottamenti e poco meno di 10 miliardi di euro concentrati in quattro regioni, di cui quasi la metà prodotti nel solo Veneto. Le quattro regioni del Centro si dimostrano invece la macro area più redditizia, con poco meno di 50 milioni di pernottamenti e circa 11 miliardi di giro d’affari.