Per rilanciare il progetto del Parco delle Mura e delle Acque di Padova si è svolta una giornata di studio nella sala del consiglio a Palazzo Santo Stefano (foto). A portare il saluto introduttivo il vicepresidente della Provincia di Padova Fabio Bui, l’assessore del comune di Selvazzano Dentro Lisa Frasson e Gianumberto Caravello del Comitato Mura di Padova. Alla tavola rotonda sono intervenuti il Presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo, l’assessore del comune di Padova Andrea Micalizzi, il dirigente Segretariato MIBACT per il Veneto Renata Codello. “Con la riforma Delrio – ha detto Soranzo – le Amministrazioni provinciali sono diventate di fatto la casa dei Comuni e in quest’ottica stiamo cercando di abbattere le barriere che dividono i territori per giungere allo sviluppo e alla promozione di un’economia diffusa e innovativa. Il sistema murario che circonda molti Comuni del nostro territorio, oltre ad essere un patrimonio storico e culturale da conservare può diventare una vera risorsa turistica da valorizzare. Come Provincia, in quasi nove anni, abbiamo investito 21 milioni di euro per oltre 463 chilometri di piste ciclabili e solo il 30% di queste sono asfaltate. E’ un dato che vuol indicare quanto sia importante per noi promuovere questo settore che, assieme al turismo fluviale e culturale possono completare un’offerta quasi esclusiva che il nostro territorio può proporre. Recuperare le mura di antiche città e inserirle in un percorso turistico più ampio, consente di offrire al turista un connubio di bellezza monumentale. Continueremo ad investire in questo senso quindi perché si sta sviluppando una richiesta importante di operatori che hanno un’attenzione particolare rivolta al turismo sportivo e fluviale”. Obiettivo del convegno è stato quello di promuovere in tempi brevi un programma d’intenti e un’azione comune per un’area vasta padovana che parta dalla realizzazione dell’anello di verde e di acque del Parco delle Mura rinascimentali per arrivare a congiungersi con tutto il sistema di infrastrutture verdi e percorsi fluviali già presenti negli altri Comuni e nel Veneto centrale. “Il grande fermento che si sta muovendo su questo progetto – ha detto Fabio Bui – così come su tutto ciò che riguarda il sistema ciclabile e navigabile del nostro territorio, mi fa capire una sola cosa: siamo sulla strada giusta. La vocazione turistica di Padova e della provincia si fonda su ciò che di più prezioso abbiamo: l’arte, la storia, l’ambiente, le terme, l’immenso patrimonio agricolo ed enogastronomico. Il turismo è cambiato e noi abbiamo la fortuna di avere tutto ciò che serve a soddisfare qualunque target. La Provincia di Padova negli anni ha lavorato e investito moltissimo sugli itinerari ciclabili realizzando un’importante rete di grandi arterie dedicate alla bicicletta e ai percorsi pedonabili: dall’Anello dei Colli alla Treviso Ostiglia alle piste lungo il Brenta. Credo che sia arrivato anche il momento di aggregare un po’ tutte le cose che sono già state fatte e incontri come questo hanno il merito di fare il punto della situazione, unire le forze e proseguire su questa strada che è assolutamente quella giusta”. L’occhio dell’Europa guarda con interesse anche alla realtà padovana.