A Venezia i turisti hanno raggiunto nel 2014 quota 10 mln, aumentando del 2,1% rispetto all’anno precedente, il numero delle presenze (cioè quanti hanno pernottato per il numero di notti) nel Comune di Venezia. È questo uno dei dati che emerge dall’Annuario del Turismo, che raccoglie i dati forniti dall’Azienda di promozione turistica della Provincia di Venezia, dai gestori delle principali infrastrutture e servizi (porto, aeroporto, Ztl, bigliettazione turistica di trasporto pubblico locale, ecc), dalle istituzioni culturali della città. Il documento è stato presentato dall’assessore comunale al turismo, Paola Mar. “L’Annuario – ha sottolineato l’assessore – è un prezioso strumento di analisi: la conoscenza approfondita della situazione attuale è infatti indispensabile per una programmazione strategica dei flussi turistici. I numeri dell’Annuario ci pongono davanti ad una sfida ed evidenziano chiaramente come sia sempre più necessaria la promozione di un turismo sostenibile e consapevole, che punti alla destagionalizzazione e alla distribuzione dei flussi non solo in Centro storico ma su tutto il territorio della Città metropolitana. Per avere un quadro ancora più completo, nell’edizione di quest’anno sono stati inseriti alcuni dati relativi all’area metropolitana, tra cui quelli particolarmente significativi del turismo balneare sul litorale veneziano, sulle città d’arte che, oltre a Venezia, comprendono i centri della  Riviera del Brenta, e i dati sugli arrivi nell’entroterra veneziano”. Meta preferita dei visitatori resta la città storica (con oltre 6milioni 425 mila presenze), che accoglie circa il 60 per cento degli arrivi e il 65 per cento dellepresenze, con una permanenza media di poco meno di 2 giorni e mezzo. Al Lido gli arrivi, dopo la ripresa del 2013, segnano una leggera flessione nel 2014 rappresentando circa il 4 per cento del totale; in calo anche le presenze, che si attestano al 5 per cento del totale, mentre la permanenza media è la più lunga delle tre zone, 2,92 giorni, grazie alla componente di turismo balneare. La Terraferma infine, tra arrivi e presenze, rappresenta il 30 per cento dei flussi totali e la permanenza media si ferma poco al di sopra dei due giorni. Il settore alberghiero della città storica accoglie la maggioranza dei turisti, e registra il maggior numero di pernottamenti in assoluto, mentre il settore extralberghiero di tutte e tre le zone, pur registrando numeri più bassi, presenta durate medie del soggiorno più lunghe. Per quanto riguarda le nazionalità, in testa alla top 12 ci sono gli statunitensi (con quasi 1milione 200mila presenze), seguiti dai francesi (964mila presenze), che detengono il primato per media di notti in città (3,1 notti, contro le 2,08 dei primi). Dopo Regno Unito, Germania, Cina, Giappone e Australia, l’ottava posizione in classifica è occupata dagli Spagnoli, che dopo due anni di andamento nettamente negativo, mostrano qualche segnale di ripresa, e sono in espansione sia negli arrivi sia nelle presenze. Tra i mercati emergenti sono da segnalare l’ottimo trend della Corea del Sud e la battuta d’arresto dei turisti russi.

 

 

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