“Abbiamo finalmente approvato il testo definitivo del protocollo d’intesa nazionale per la realizzazione della ‘Ciclovia del Garda’, un documento tecnico che coinvolge cinque enti, suddivide le competenze e che darà formalmente il via alla progettazione di un’opera che fino a poco tempo fa era solo un sogno”. Ad annunciarlo è l’assessore regionale lombardo allo Sviluppo economico, Mauro Parolini, al termine della seduta di Giunta, durante la quale è stato votato il documento che Regione Lombardia, Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Trento sottoscriveranno a breve con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e quello dei beni e delle attività culturali e del turismo. “Un avanzamento concreto importantissimo, che – ha commentato l’assessore – mette la prima pietra ad un’opera, che dopo mesi di lavoro e interlocuzioni serrate a più livelli è diventata a tutti gli effetti di rilievo nazionale. Da quando, all’edizione della Bit di Milano del 2015, ha promosso questa idea sono stati fatti passi da gigante. L’opera è infatti già entrata nella manovra finanziaria ed è stata recepita tra le priorità del Governo nel piano di sviluppo del sistema nazionale di ciclovie turistiche, per il quale sono stati stanziati 74 milioni di euro nei prossimi due anni (DECRETO-LEGGE n.50/ 2017, art. 52). Con la firma di questo protocollo d’intesa – ha aggiunto Parolini – viene raggiunto un traguardo fondamentale per la realizzazione di un’infrastruttura unica a livello europeo”. “Su alcuni tratti – ha precisato l’assessore – i lavori sono già in corso e si può contare sulla disponibilità di 10 milioni di euro per il tratto lombardo e 26 per quello veneto: risorse che provengono dal Fondo dei Comuni Confinanti”. L’anello ciclabile del Garda, opera di oltre 140 km, integrata e connessa con altre importanti percorsi ciclabili – ha rimarcato Parolini – è un progetto dalla portata storica. C’è una strategia comune interregionale, che permetterà a questa area turistica di diventare una delle capitali europee del cicloturismo e del turismo lento e sostenibile, con importanti ricadute per il tessuto economico locale. Il cicloturismo è infatti un settore in costante crescita a livello europeo in grado di offrire notevoli opportunità di sviluppo e di generare un’importate indotto”.