Sul versante turistico arrivano dati positivi in Friuli Venezia Giulia nei primi mesi del 2015. Le anticipazioni dei dati di flusso registrati da TurismoFVG, seppure parziali, segnalano un favorevole, ma timido, inizio di stagione, evidenziando un +4 per cento di presenze e un +2,2 per cento di arrivi (gennaio/febbraio). Per quanto riguarda Promotur, i dati relativi all’andamento della stagione in corso sono positivi per i ricavi (+2,64) e le presenze (+15). Su questi numeri incidono senz’altro una politica tariffaria di maggior favore, con la conferma degli stessi prezzi dello skipass rispetto alla stagione sciistica precedente e nuove agevolazioni per alcune fasce di età: in particolare la completa gratuità sino ai 10 anni – un’esclusiva delle nostre stazioni invernali – e l’innalzamento degli sconti per le successive fasce d’età, nonché una politica incentivante nei confronti dei tour operator e dei consorzi del turismo in Friuli Venezia Giulia non si sottraggono alla tendenza nazionale che ha caratterizzato l’anno passato, anche se alcune anticipazioni 2015, riferite ovviamente ai mesi invernali dedicati al turismo della neve, paiono poter dare una prima lettura in positivo. Questo per quanta riguarda un primo quadro turistico 2015, ma dai dati 2014 inviati dalle strutture ricettive relativamente agli ospiti registrati in Friuli Venezia Giulia, rispetto all’anno precedente, il flusso turistico globale ha fatto registrare un calo delle presenze pari al 3 per cento. Il decremento è effettivo da tre annualità però nel 2014 si è accentuato da una situazione meteo del tutto sfavorevole, in particolare nei due mesi clou per eccellenza, luglio ed agosto. In una nota della Regione i evidenzia che ai numeri non certo lusinghieri delle presenze deve essere comunque affiancato il dato positivo degli arrivi, “attestatosi su un +0,7 per cento, a conferma di un trend nazionale che parla di una modifica delle abitudini vacanziere: da anni ormai, complice probabilmente anche una crisi in atto da tempo, il turista tende infatti ad accorciare e spezzettare il proprio periodo di vacanza”, ha sottolineato il vicepresidente della Regione e assessore alle attività produttive Sergio Bolzonello. Tendenza, quella delle vacanze mordi e fuggi, che caratterizza anche le scelte del turista straniero, la cui presenza di massima non supera i quattro giorni (3,94 giorni nel 2014). In Friuli Venezia Giulia, l’unico mese del 2014 particolarmente positivo è stato giugno, grazie soprattutto ad una situazione climatica particolarmente incoraggiante che ha fatto lievitare le presenze ad un +15 per cento. Un meteo che, purtroppo, non si è più stabilizzato al meglio fino alla fine dell’estate: i mesi centrali della stagione, infatti, sono stati certamente difficili, con una perdita di presenze del 7,8 per cento a luglio e del 3,2 per cento ad agosto. “Il nuovo Piano strategico di TurismoFVG – ha indicato Bolzonello – ha puntato ad anticipare le tendenze in termini di domanda turistica e a costruire un prodotto di vacanza per così dire sartoriale, cioè costruito su esigenze specifiche e peculiari del cliente”. La vacanza lenta, ad esempio, intesa come un insieme di esperienze turistiche da vivere ed assaporare, al mare come in montagna o in collina, è uno degli obiettivi principali su cui si focalizza la strategia del FVG, con la creazione di particolari cluster di prodotto. È un progetto che mira in particolare all’individuazione e alla progettazione di itinerari in grado di promuovere la fruizione eco-turistica del territorio anche attraverso la mobilità dolce. Nell’ambito della vacanza estiva si può così ricordare il club di prodotto Family Mare, con una serie di strutture ricettive a Lignano, Grado e Trieste valutate per l’offerta alle famiglie in base a requisiti obbligatori, consigliati e tematizzati con servizi annessi, come menù per bambini, letti con sponde di sicurezza, area giochi, con la garanzia di un marchio regionale con certificazione di qualità, maggiore facilità di prenotazione e servizio con standard comuni in tutte le strutture aderenti. Per gli operatori regionali i vantaggi sono, tra gli altri, la differenziazione e il posizionamento rispetto ad una fascia di pubblico molto attenta e ricettiva, oltre allo sfruttamento di appositi canali promozionali e la possibilità di godere di family carnet per proporre svago e divertimento ai piccoli clienti. Oppure, ancora, la scelta di spingere in Friuli Venezia Giulia la vacanza attiva, considerata la tendenza generale a passare da un turismo di destinazione a un turismo di esperienza. In Friuli VG. si può praticare trekking a cavallo e a piedi, regate e nautica, canyonig e arrampicata, deltaplano e mountain bike. “Un primo riscontro sulla positività delle scelte dettate dal Piano strategico si è potuto recentemente apprezzare anche alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano: la risposta degli operatori è stata favorevole, con un ottimismo giustificato dalla quantità di contatti che sono stati concretizzati”, ha sottolineato Bolzonello.