Il Friuli Venezia Giulia è stata la ‘Capitale d’Italia dei treni storici’ con ben due convogli dedicati rispettivamente alla Barcolana e alle Mele Antiche, e il 21 ottobre è la volta del treno – d’epoca con trazione diesel – dedicato a Pier Paolo Pasolini – ‘Viers Pordenon e il mont’ – a Casarsa sulle tracce friulane del poeta di Casarsa della Delizia (Pn). Partenza da Trieste alle 8.20, con fermate a Monfalcone (8.49), Gorizia (9.09), Cormons (9.21), Udine (9.40) e arrivo a Casarsa alle 10.05, dove è previsto un programma di visite ai luoghi pasoliniani. Info: IAT Casarsa della Delizia – 0434 870593 – iatcasarsadelladelizia@gmail.com, Centro Studi Pier Paolo Pasolini – 0434 870593 – info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it Il programma dei treni a vapore (foto fondaz.Fs) prosegue il 28 ottobre, sempre con partenza da Trieste, e dedicato alla kermesse della zucca di Venzone (Udine). Alle 8.30 i passeggeri saliranno a bordo di eleganti carrozze Centoporte ‘anni 30’, trainate dalla vaporiera 728.022, unico esemplare di fabbricazione austriaca in esercizio nel nostro Paese, facendo poi tappa nell’Isontino a Monfalcone (9.06), Gorizia (9.51) e Cormons (10.06), passando per Udine (10.46) e arriverà alle 11.36 a Venzone, eletto nel 2017 Borgo più bello d’Italia. I biglietti sono già disponibili in prevendita su tutti i canali Trenitalia (biglietterie, self service e sito web). Il programma è stta pubblicato dal DiariodiTrieste. Altri tre treni storici coprono il collegamento tra Sacile-Gemona; linea inserita dalla Fondazione FS nel progetto nazionale ‘Binari senza Tempo’. I tre appuntamenti saranno rispettivamente dedicati al treno a vapore della Grande Guerra da Udine a Pinzano al Tagliamento (4 novembre), al treno degli Alpini da Sacile a Gemona (11 novembre) e al treno a vapore dei Mercatini di Natale da Gemona a Sacile (8 dicembre). Proprio quest’ultimo chiuderà il programma 2018, che prevede ben 20 treni storici, realizzati grazie al supporto della Regione Friuli Venezia Giulia. Il progetto dei treni turistici è coordinato dalla Direzione Centrale Infrastrutture della Regione Fvg, unitamente ad un team di Amministratori del Territorio e a varie Associazioni locali. Tra i progetti pure il restauro del Museo ubicato nella Stazione di Trieste Campo Marzio, capolinea meridionale della Ferrovia Transalpina, che è destinato a diventare la prima ‘stazione-museo’ in Italia cioè un grande ‘hub’ ferroviario per viaggiatori provenienti dall’Europa Centrale (da Slovenia e Austria), oltre che dalla stessa Italia. Si tratta di una collezione di cimeli e rotabili ferroviari unica nel suo genere.