Il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia compie 50 anni e Castelli Aperti arriva alla sua 31/ma edizione: l’appuntamento con la storia è nel week end del 6 e 7 ottobre durante il quale si potranno visitare 20 splendide dimore. Un’occasione molto speciale per poter visitare manieri, parchi e suggestivi giardini normalmente non accessibili al pubblico. Fondato nel 1968, il Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia conta ormai 180 unità con un patrimonio fortificato di ben 115 siti. I suoi obiettivi sono quelli di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale costituito dai castelli e dalle altre opere fortificate regionali, di promuovere lo studio e la divulgazione dei metodi di restauro architettonico antico e promuoverne la conoscenza e la cultura in un perfetto binomio storia e paesaggio. Sono ben tre le novità di quest’anno, rappresentate dal Castello di Ahrensperg, località Biacis (Pulfero), Castello di Ragogna (Ragogna, e il Castello Savorgnan di Brazzà (Brazzacco). Il primo è una dimora che riveste da sempre un interesse storico notevole: alcuni reperti attestano la sua esistenza sin dal 1251; si narra inoltre che ai tempi dell’Impero Romano abbia rappresentato un vero e proprio sistema fortificatorio situato nell’antica arteria stradale che da Forum Iulii saliva verso il territorio austriaco. Il Castello di Ragogna (foto proturismoFVG) è il primo castello di proprietà pubblica – appartiene al Comune dell’omonimo paese – a entrare a far parte dell’iniziativa. Anch’esso di grande importanza a livello storico regionale: dapprima castello fortezza ai tempi dei romani, muovendosi nei secoli viene poi conquistato dai duchi d’Austria, fino ad arrivare a possedimento della Serenissima e dunque, con la venuta del Regno d’Italia, la concessione al Comune di Ragogna. Ultimo, ma non di certo come importanza, il Castello Savorgnan di Brazzà: raro esempio di castello medioevale che ha mantenuto inalterate le caratteristiche del X secolo con cinte murarie, torre – mastio e “Casa del Capitano”. Una struttura di rara bellezza, anche per il panorama al quale si affaccia: l’alta pianura friulana con ruolo di vedetta sugli ingressi in Friuli dalle valli Tagliamento e Fella. Oltre alle tre new entry, tornano i “capisaldi” di Castelli Aperti, ulteriori 17 dimore che apriranno in tutta la regione: uno in provincia di Trieste: il Castello di Muggia; tre in provincia di Gorizia: il Castello di San Floriano del Collio, il Castello di Spessa di Capriva e Palazzo Lantieri; tre in provincia di Pordenone: Palazzo Panigai Ovio (Pravisdomini), Palazzo D’Attimis Maniago e il Castello di Cordovado; dieci in provincia di Udine con il Castello di Susans (Majano), il Castello di Cassacco, Palazzo Romano (Case di Manzano), il Castello di Villalta (Villalta di Fagagna), Rocca Bernarda (Ipplis di Premariacco), il Castello di Arcano (Rive D’Arcano), il Castello di Flambruzzo (Rivignano Teor), Palazzo Steffaneo Roncato (Crauglio di S. Vito al Torre), Casaforte La Brunelde (Fagagna) e la Centa di Joannis (Aiello del Friuli). Le visite partono come sempre all’inizio di ogni ora; alcuni castelli saranno visitabili solo domenica, altri sia sabato pomeriggio che domenica. Sul sito del Consorzio www.consorziocastelli.it è possibile conoscere orari e aperture delle singole dimore e scaricare il programma di Castelli Aperti. (ODM)