Sdraio, ombrellone, servizi igienici, docce e ristorazione sono i servizi più utilizzati di chi frequanta uno stabilimento balneare; infatti il livello di soddisfazione risulta superiore all’80%. Manutenzione del lido e delle strutture, la managerialità del gestore, elevato livello di sicurezza e soprattutto la gestione familiare sono i vantaggi che dà uno stabilimento marino. Seguono la capacità di fornire informazioni, la tutela della privacy, l’assistenza costante, il controllo e la limitazione dei venditori abusivi. Pulizia, accoglienza e sicurezza i primi 3 motivi per i quali gli italiani, e così gli stranieri, scelgono uno stabilimento balneare. In tema di presenze turistiche quelle balneari rappresentano il 50% del totale rilevate nei mesi estivi. Questi, in concreto, i risultati della ricerca volta a conoscere il rapporto degli italiani con gli stabilimenti balneari, presentata nel 2017, dal Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio (foto d’arch.). “Una ricerca che nasce dalla nostra esigenza di sapere di più, di capire cioè come siamo percepiti dai tanti turisti che frequentano le spiagge e gli stabilimenti balneari”, ebbe a dichiarare Riccardo Borgo, presidente del Sib. I risultati confermano che lo stabilimento balneare, modello del turismo italiano, continua ad essere apprezzato con percentuali ancora maggiori rispetto a ieri. Inoltre veniamo percepiti per alcuni servizi, come quello sulla sicurezza in mare, quali prestatori di tipo pubblico, in sostituzione dello Stato. Con questa convinzione possiamo affrontare qualsiasi difficoltà, presente e futura, consapevoli, noi e chi ha la responsabilità primaria di trovarle, che le soluzioni ci sono e si possono perseguire. Il 62% degli intervistati ha frequentato, in vacanza o in altre occasioni, una località di mare nel corso degli ultimi tre anni. Il 76,2% ha usufruito dei servizi di uno stabilimento balneare. Il dato è più accentuato presso le famiglie, presso coloro che hanno tra i 35 ed i 54 anni, sempre secondo la ricerca 2017 della FIPE/Concommercio. Tra i fattori alla base della preferenza per le località marine emergono sono state segnalate durante le interviste fatte che l’idea che il mare e il sole siano sinonimo di benessere per il 55,1% degli intervistati, per il 49,1% il contatto con la natura, per il 37,7% le emozioni che suscita il mare, per il 25% l’occasion del divertimento è sulla spiaggia e nella vita post tramonto. Leggermente inferiori le percentuali di coloro che preferiscono il mare per praticare sport acquatici e/o pescare in riva al mare. Anche in questa ricerca è risultato alto il livello di soddisfazione degli utenti verso la qualità di gran parte dei servizi utilizzati, in molti casi superiore all’80% dei casi osservati. Il ruolo dello stabilimento nella manutenzione del lido e delle strutture, ossia la capacità di tenerlo pulito facendone un luogo accogliente; secondo i clienti altro punto di forza è la professionalità del gestore e un adeguato livello di sicurezza della struttura. La costa italiana e di golfi, spiagge e insenature dove è ricca di occasioni per prendere un bagno usufruendo però dello stabilimento balneare, appunto, perchè si tratta di un punto più curato rispetto alle infelici spiagge libere. Ovvio che il posto curato si paga in proporzione ai servizi, mentre l’arenile del mordi e fuggi riserva anche pericoli come la presenza di vetri rotti, scarsa pulizia degli arenili (alghe legname di riporto dal mare), sorveglianza ai minimi termini e servizi mai a portata di mano, come l’acqua dolce. E’ vero, molte spiaggette libere hanno anche punti di riferimento, nelle vicinanze di dune e modeste zone ombrate dal verde spontaneo, gestiti da persone che si sono organizzate per erogare ai bagnanti occasionali le solite bibite o gelati. In definitiva non c’è bisogno di fare paragoni tra lo stabilimento balneare e la spiaggia libera.
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