Il Polesine merita un viaggio fuori dai soliti schemi e mète. È un territorio ricco di tante opportunità, tutte da scoprire in termini di arte, cultura, natura, ambiente. Questo lembo orientale della pianura Padana, la provincia di Rovigo, la più meridionale del Veneto, presenta un passato punteggiato da contese a volte aspre, che nel corso del Medioevo videro confrontarsi più volte gli Estensi di Ferrara, gli Scaligeri di Verona, i Gonzaga di Mantova, i Carraresi di Padova, su tutti i quali infine prevalse la Repubblica di Venezia. Una terra contesa da potenze venete, lombarde ed emiliane che non mancarono di incidere nella storia del Polesine. Fu solo nel 1815 col Congresso di Vienna che furono stabiliti per il Polesine i confini già da molti secoli delineati dalla natura e rappresentati dai due grandi fiumi: il Po e l’Adige, la Mesopotamia d’Italia. In Polesine l’acqua si muove, tra golene, isole sabbiose e canneti, paradiso per una fauna variegata; è un’area capace di offrire diversi itinerari che permettono di godere di un paesaggio fantastico e di visitare al tempo stesso luoghi ricchi di arte e cultura grazie alle chiese, alle dimore storiche, ai palazzi, alle ville. Il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, zona umida di rilevanza internazionale e uno dei parchi naturalistici più importanti d’Italia e d’Europa, offre al visitatore una esperienza davvero unica. E poi c’è il mare, le spiagge larghe di sabbia fine, i fondali bassi, ideali per vacanze fatte anche di feste dalle antiche tradizioni e di piatti tipici. Sono dodici gli itinerari da fare in bici, senza fretta. Perché lungo gli argini del Po, tra le ampie golene, il verde, i piccoli borghi, le testimonianze del passato, è possibile respirare tutta l’atmosfera incantata che questo territorio sa esprimere, pedalando attraversando zone incontaminate, regno di una flora e di una fauna che non hanno eguali. Percorsi in bici facili, dove tutti, grandi e bambini, famiglie e provetti ciclisti, possono godere appieno l’esperienza di vivere la rigogliosa natura del Delta del Po Veneto. È partita qualche giorno fa da Torino la VI edizione di Vento Bici Tour, la pedalata collettiva che segue la ciclabile turistica lunga 679 km. che si sta realizzando lungo il Po e che arriverà a Venezia il 3 giugno dopo aver toccato Rovigo. È anche possibile prendere la barca e addentrarsi tra la fitta vegetazione, lungo i rami del fiume, dove regna il silenzio, rotto solo dal canto delle numerose specie di uccelli che qui vivono, volpoche, cavalieri d’Italia, sterne e beccacce di mare e pure i fenicotteri rosa (foto) e arrivare fino alle foci, per scoprire il fascino dell’incontro tra il fiume e il mare. Non mancano i prodotti tipici come l’aglio bianco polesano, le cozze di Scardovari, il cefalo e la vongola verace, il riso del Delta, il melone, l’insalata di Lusia e il radicchio di Chioggia. L’area del Delta del Po è un ambiente del tutto particolare sia dal punto di vista climatico che da quello faunistico. L’attività della pesca è sempre stata una delle più importanti per l’economia del territorio e la molluschicoltura, con l’allevamento delle vongole e delle cozze, ha assunto via via importanza sempre maggiore. È la peculiarità dell’ambiente salmastro delle lagune a conferire alla cozza di Scardovari una qualità decisamente superiore ed un sapore assai delicato. La coltivazione del riso nel Delta del Po risale al 1400, anche se la produzione estensiva ed organizzata si sviluppò solo nel XVI secolo, per opera della famiglia degli Estensi, che riuscì a sfruttare i terreni acquitrinosi che altrimenti sarebbero rimasti abbandonati. A settembre Porto Tolle mette in tavola i suoi prodotti d’eccellenza. Durante la manifestazione si svolgono numerosi convegni su alimentazione, bellezza, natura e varie attività sul territorio alla scoperta delle aziende dei risicoltori, animate dai canti delle Mondine di Scardovari. La terra dei due grandi fiumi si arricchirà tra breve di un nuovo grande complesso turistico. Il futuro della centrale Enel di Polesine Camerini a Porto Tolle è stato deciso: saranno demolite le strutture attuali (ad eccezione del camino, alto circa 230 metri) per far posto a una area campeggio di grandi dimensioni e tante attrazioni volte ad incentivare il turismo del Delta. Il villaggio turistico open air da duemila piazzole e ottomila presenze giornaliere garantirà una ricaduta occupazionale notevole. Per visitare il Polesine è disponibile una app, che attraverso gli smartphone permette di visualizzare diversi punti d’interesse distribuiti nel territorio provinciale. L’app è gratuita per gli utenti. (ODM)