Luigino Quarchioni e Francesca Pulcini, presidente e vicepresidente di Legambiente Marche, commentano la manifestazione che si è tenuta nei giorni scorsi a Venezia per ribadire il no alle trivellazioni in Adriatico. “La Regione Marche ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro l’art. 38 del decreto Sblocca Italia tenendo presente la svolta energetica che il nostro Paese sta vivendo, Marche comprese – continuano Quarchioni e Pulcini -. Un cambiamento che vede protagoniste le energie rinnovabili, la produzione diffusa e il risparmio energetico. Siamo convinti che il futuro di questo territorio sia fatto di qualità ambientale per la crescita dell’economia, del turismo, dell’agricoltura di qualità e delle produzioni tipiche. Inoltre, una nuova, ma vecchia nelle prospettive, stagione delle trivellazioni petrolifere contrasterebbe con gli orizzonti delineati dalla Macroregione Adriatico Ionica. Per rendere le Marche più competitive e capaci di futuro – conclude Legambiente -, la scelta delle trivellazioni non solo è sbagliata ma fortemente dannosa, ed è per questo che chiediamo alla Regione Marche di fare leva sul Governo affinché riveda la sua scelta energetica che ci riporterebbe troppo indietro rispetto all’innovazione”.