Non bastano le numerose proteste dei cittadini e le lettere inviate ad Actv e alla Municipalità da alcuni residenti esausti: al Lido gli autobus – in primis la linea 11 -, corrono troppo, ben oltre i limiti di velocità fissati, soprattutto in via Droma (ma non solo), strada priva di guard rail e di marciapiedi, mettendo a rischio l’incolumità dei passeggeri e di chi percorre la via a piedi o in bici. Una situazione ben nota, tanto che perfino “wikipedia” accenna al problema (alla voce Actv-servizio urbano dal Lido a Pellestrina) sottolineando come “la linea 11 ha la caratteristica tali che, dovendo coordinarsi con i tempi del ferry boat ed avendo un notevole flusso di passeggeri, soprattutto nelle ore di punta, contempla la partenza anche di tre autobus contemporaneamente, non potendo utilizzare mezzi snodati; inoltre non effettua tutte le fermate delle altre linee, ragion per cui mantiene nel tragitto una velocità piuttosto celere”. Ecco che alcuni cittadini del Lido hanno deciso di rivolgersi all’Adico, anche dopo aver appreso dell’ex gondoliere 86enne che si è affidato all’ associazione in seguito a una rovinosa caduta all’interno di un mezzo Actv del Lido. “E’ da tempo che contestiamo questa pericolosa situazione. – spiega la lidense Daniela Giadresco che ha più volte scritto ad Actv e alla Municipalità e che ora si è rivolta all’ufficio legale dell’Adico – Per prassi e non solo su alcune arterie ma in pieno centro abitato, gli autobus superano i limiti di velocità consentiti e ciò non dipende solo dal comportamento degli autisti ma anche dagli orari ufficiali imposti. Bisogna dire che sulla linea 11 è abitudine quella di viaggiare a velocità sostenuta, mettendo a repentaglio la vita delle persone, inclusa quella del conducente, con conseguenze pure sulla salute dei residenti, in particolare dei frontisti, in termini di inquinamento dell’aria e di quello acustico”. In tale contesto, sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “lanciamo un appello ad Actv affinchè sistemi la situazione evitando nuovi incidenti come quello capitato al nostro socio 86 enne per il quale abbiamo inviato all’azienda una richiesta di risarcimento. Servono nuovi dissuasori, più controlli e, a ogni evidenza, un cambiamento di orari. Tutto ciò deve essere fatto con urgenza, anche in vista della stagione estiva nella quale il numero di utenti aumenta in modo esponenziale”.