Accordo tra Regione Friuli V.G e RFI, firmato ad Udine, per la riattivazione – entro la metà del 2018 – dell’intera linea ferroviaria Sacile-Gemona al traffico turistico e definizione di costi (35 milioni di euro), tempi tecnici di realizzazione (12 mesi dal finanziamento) e l’impegno di Rfi al reperimento delle risorse per la riapertura a tutto il traffico dell’intera tratta. Ultimato tale intervento, riguardante la tratta Maniago-Osoppo, saranno realizzabili servizi di linea sull’intera direttrice Sacile-Gemona. C’è poi l’impegno di Rfi ad avviare una valutazione preliminare tecnico-economica, da completare entro 6 mesi dalla sottoscrizione, finalizzata alla definizione di interventi infrastrutturali volti alla eliminazione del passaggio a livello presente sulla strada regionale 13 in comune di Sacile, relativo alla suddetta linea ferroviaria. Nel protocollo, come informa una nota della Regione, è stata evidenziata la definizione di costi, tempi tecnici di realizzazione e impegni per la costruzione della fermata Maniago-Torricelli che consentirà di collegare direttamente il polo scolastico maniaghese alla linea ferroviaria. Rfi si impegna a completare entro il mese di settembre 2018 la progettazione dell’opera sulla base della quale potranno essere reperite e impegnate le relative risorse da parte dell’Uti delle Valli e delle Dolomiti Friulane e sottoscritto il relativo atto convenzionale tra i predetti soggetti che stabilità nel dettaglio tutte le condizioni e i relativi impegni. Definite anche le modalità generali per la messa a disposizione, da parte di Rfi, delle aree necessarie alla realizzazione del centro di interscambio modale regionale di secondo livello di Maniago, già finanziato dalla Regione per 1,2 milioni di euro. Infine, relativamente all’elettrificazione della linea ferroviaria Casarsa-Portogruaro, c’è la previsione di uno studio di prefattibilità tecnico-economica, da realizzare a cura di Rfi entro 6 mesi dalla sottoscrizione dell’allegato e della successiva valutazione delle risultanze per la valutazione, da parte di Rfi, di tempi e modi del reperimento delle necessarie risorse finanziarie definendo, congiuntamente con la Regione, le tempistiche operative di realizzazione dell’intervento. Il maggiore impegno è previsto lungo la ferrovia Sacile-Gemona, che da luglio sarà interamente riaperta al transito dei treni turistici sviluppati con materiale storico, ferrovia inserita, grazie all’attività della Regione sviluppata su più fronti, nell’elenco delle ferrovie turistiche contenuto nella recente legge nazionale di settore, ma vi saranno, oltre alle riconferme dei treni già sviluppati lo scorso anno in occasione di eventi quali la Barcolana, ulteriori treni storici che percorreranno anche le altre linee della regione. Dei 21 treni previsti complessivamente, 10 saranno realizzati con materiale storico trainato da locomotiva a vapore (foto), a fronte del successo riscontrato gli scorsi anni e da ultimo con l’inaugurazione della tratta ferroviaria Sacile-Maniago nel dicembre 2017. L’effettuazione dei treni con materiale storico è prevista a partire dal prossimo maggio (20 maggio e 24 giugno i primi due treni sulla Sacile-Maniago) e il relativo programma di dettaglio, a parte alcuni appuntamenti già previsti, sarà definito nelle prossime settimane. Infine, è stato confermato all’interno della convenzione, da parte di Fondazione Fs, l’impegno alla realizzazione, con proprie risorse delle attività di restauro e di riutilizzo del deposito ferroviario storico di Casarsa della Delizia, che sarà finalizzato, quale struttura correlata al polo storico museale di Campo Marzio a Trieste, al deposito di parte del materiale storico utilizzato per la realizzazione dei servizi ferroviari a valenza turistica.