Tariffa di corridoio e spostamento delle merci su rotaia: questi i punti dell’accordo a Bolzano fra Italia, Austria e Germania in occasione del Brenner Meeting, vertice per mobilità e traffico. Tutti contenti, affatto, soprattutto per ‘autostrasporto italiano. “Dopo più di 100 giorni dalle elezioni il Governo in carica sembra inizi a muovere i primi passi. La direzione di marcia nel settore dei trasporti non è ancora chiara, ma alcuni pronunciamenti del nuovo Ministro Toninelli auspichiamo possano esser seguiti da fatti concreti per la categoria”. Lo ha scritto l’associazione Confartigianato Trasporti dopo le parole espresse al neo ministro in seguito al Brenner Meeting di Bolzano, in cui l’Italia ha espresso una forte presa di posizione, in evidente rottura con la gestione dell’allora ministro Delrio, per la nota questione del contingentamento dei tir al Brennero. “E’ innanzitutto condivisibile la volontà manifestata di mantenere gli impegni finanziari di lungo termine sul corridoio del Brennero, nell’ambito della strategia Ten-T europea. Ma ancor di più quanto affermato senza ambiguità dal Ministro dei Trasporti Toninelli per cui “non sono accettabili blocchi unilaterali del traffico pesante al Brennero”, che tiene ben presente quanto valga per la nostra economia nazionale, considerato che il 70% dell’import-export italiano passa per l’arco alpino. Bene Toninelli che finalmente ha ribadito che i divieti imposti dall’Austria ai camion e benvoluti dall’Euregio sono molto dannosi per l’ambiente e per i fatturati delle imprese italiane”, ha sostenuto Amedeo Genedani Presidente di Confartigianato Trasporti ed Unatras. Peraltro, come già segnalato, questi divieti sono illegittimi, in contrasto con lo spirito delle intese del primo meeting di Monaco, ma soprattutto ledono il principio di libera circolazione delle merci e delle persone che informa il diritto della Ue ha evidenziato l’associazione. “Adesso dalle parole si passi ai fatti – ha continuato Genedani – E’ ora necessario un patto per l’autotrasporto italiano”. E sull’iter dei lavori di Bolzano c’è un comunicato della Prov. autonoma in cui è detto, tra l’altro: “Non smettiamo di lavorare per uno spostamento immediato del traffico dall’asse del Brennero. Il tema è la salute dei cittadini, la tutela del delicato ecosistema alpino e la qualità della vita in generale”, ha sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Oltre 2,2 milioni di mezzi pesanti attraversano ogni anno il Brennero, con un trend di crescita del 14%. “A fronte del crescente impatto del traffico su persone e ambiente siamo unanimi nel ritenere che occorrano soluzioni rapide. Occorre un innalzamento delle tariffe autostradali per il traffico merci, una tariffa unica di corridoio per il carburante dei mezzi pesanti, un divieto di transito sulla statale del Brennero e più merci su rotaia” ha detto Kompatscher riassumendo le istanze sul punto della Provincia di Bolzano. Al secondo Brenner Meeting convocato da Pat Cox, coordinatore per il corridoio Ue TEN-T fra la Scandinavia e il Mediterraneo, al NOI Techpark di Bolzano cui hanno preso parte il ministro ai Trasporti austriaco Norbert Hofer, il segretario di Stato nel ministero ai Trasporti tedesco Steffen Bilger, la ministra ai Trasporti della Baviera Ilse Aigner, il direttore generale del ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti italiano Enrico Pujia, e i presidenti dell’Euregio Arno Kompatscher per la Provincia di Bolzano, Ugo Rossi per la Provincia di Trento e Günther Platter, capitano del Land Tirolo, l’assessora ai trasporti della Regione Veneto Elisa Di Berti, come è indicato in una nota. Nell’ambito dell’incontro sono state discusse le misure per ridurre il traffico sull’asse del Brennero. Pietra miliare nella collaborazione fra gli Stati interessati è stata la firma del Memorandum per una politica comune transfrontaliera per la gestione del traffico e l’adozione di misure infrastrutturali per la realizzazione del corridoio TEN-T fra Scandinavia e Mediterraneo (testo in allegato). Platter ha per primo sottolineato come il limite per la popolazione, la natura e le infrastrutture sia stato da tempo superato. De Berti e Pujia hanno aggiunto come la data del 12/6 rappresenti una giornata storica anche per la politica italiana in tema di rafforzamento del traffico su rotaia. “Dopo lunghe trattative con i rappresentanti di Stati e Regioni possiamo finalmente intraprendere un passo fondamentale sul percorso comune per un corridoio sostenibile attraverso il Brennero” si è detto soddisfatto il commissario Pat Cox, che ha apprezzato in modo particolare l’impegno del presidente della Provincia di Bolzano Kompatscher per quanto riguarda il versante italiano del corridoio. Cox ha manifestato dispiacere invece per la mancata sottoscrizione del Memorandum da parte del capitano del Tirolo Platter, che ha invece sottoscritto insieme al presidente Kompatscher il protocollo aggiuntivo contenente le misure concrete per ridurre il traffico pesante sull’asse del Brennero come ad esempio l’incremento delle tariffe per il traffico pesante, un limite massimo al numero dei mezzi pesanti, il divieto di transito ai mezzi pesanti sulla statale e lo spostamento dei carichi. “La firma del Memorandum da parte del ministro italiano ai Trasporti Danilo Toninelli ci conferma la volontà di portare avanti i passi intrapresi finora” ha commentato Kompatscher, che ha espresso soddisfazione anche per la firma del protocollo aggiuntivo da parte del ministro Hofer, secondo cui “ogni mezzo pesante che viaggia lungo il Brennero ha un impatto sulla popolazione delle zone attraversate”. Kompatscher ha salutato la giornata di oggi come “una pietra miliare verso uno spostamento sempre più massiccio del traffico su rotaia” ha detto Kompatscher. “Il nostro obiettivo è quello di migliorare la vita delle persone. In questo senso un successo si può ottenere solo grazie a un lavoro condiviso e unitario” ha aggiunto Cox. Nel corso del Brenner Meeting i rappresentanti degli Stati alpini più colpiti dal problema del traffico hanno sottolineato ancora una volta le loro priorità per quanto riguarda le politiche dei trasporti. Il presidente Arno Kompatscher ha posto l’accento sul cosiddetto traffico deviato, quello, cioè, rappresentato dai mezzi che percorrono un tragitto più lungo e passano dal Brennero perché più conveniente. “Per ridurre questo tipo di traffico – ha detto – è necessario introdurre gradualmente tariffe più alte per i mezzi pesanti in transito sull’autostrada tra Brennero e Modena”. Sulla base dei risultati del progetto Ue Brenner LEC (Lower Emission Corridor) si rende inoltre necessario un controllo dinamico della velocità sull’asse del Brennero, ha aggiunto il presidente. La Provincia di Bolzano spinge anche per un divieto di transito dei mezzi pesanti sulle strade statali, che è già in vigore in Tirolo. “Se non verranno adottate misure a un livello più alto, cercheremo una via per attuarle a livello provinciale” ha rimarcato il presidente altoatesino. Un altro passo importante, secondo Kompatscher, è rappresentato dall’introduzione di una tariffa unitaria per il carburante dei mezzi pesanti in transito lungo l’asse del Brennero. La proposta di adottare misure per sostenere il trasferimento del traffico su rotaia ha trovato il consenso di tutti i partecipanti. Le Province di Bolzano e Trento hanno già previsto misure per realizzare un nuovo interporto che consenta un trasporto combinato più veloce e più economico. Per rendere il traffico su rotaia più competitivo i terminal di carico devono essere modernizzati, vanno impiegati convogli più silenziosi e deve essere agevolato il traffico combinato. Inoltre, gli introiti derivanti dagli aumenti delle tariffe, devono essere investiti per sostenere il traffico su rotaia. Un obiettivo strategico dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino è quello di arrivare nel 2027 ad un pareggio nella cosiddetta ripartizione modale (modal split) e cioè di avere la stessa quantità di merci trasportate su gomma e su rotaia, per arrivare, nel 2035, ad un’inversione del rapporto rispetto ai dati attuali portando al 29% la percentuale di merci trasportate su gomma. Cox ha infine chiarito che ora a Innsbruck riprenderà l’attività dei gruppi di lavoro della Piattaforma Corridoio del Brennero.