Si ritorna alla fatturazione mensile per la telefonia mobile ma nasconde un vero bluff, come dimostrano le tante segnalazioni giunte in questi ultimi giorni all’Adico (Associazione difesa consumatori di Mestre). E’ vero che le compagnie si stanno adeguando alla delibera dell’Agcom, annunciando che si tornerà alle bollette ogni 30 giorni, ma di contro viene anche comunicato un aumento dell’8,6%, esattamente quello registrato con la fatturazione ogni quattro settimane, che di fatto aveva portato a tredici le mensilità da onorare. Adico ha scritto all’Agcom per denunciare questo comportamento “grottesco”, adottato per ora da alcune compagnie (come Vodafone) ma che, con ogni probabilità, sarà utilizzato da tutti. “Una nostra socia – ha spiegato Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – ci ha segnalato che la Vodafone sta scrivendo un messaggio che non lascia spazio a interpretazioni. La compagnia ha comunicato senza mezzi termini che tornerà alla fatturazione mensile come imposto dall’Agcom ma che alla fin fine si pagherà come con la fatturazione ogni 28 giorni. Una vera e propria presa in giro per chi si è battuto contro il pagamento ogni quattro settimane e per chi, come l’Autorità, è intervenuta con decisione per sistemare le cose. Questo dimostra che le compagnia fanno quello che vogliono, fregandosene altamente degli utenti”. Ecco una parte del testo inviato da Vodafone alla nostra socia: “Ai sensi della Legge 172/2017 i servizi e le eventuali promozioni attive sul tuo numero subiranno una modifica delle condizioni contrattuali e si rinnoveranno mensilmente invece che ogni quattro settimane. La tua spesa complessiva annuale non cambia. Il numero dei rinnovi mensili della tua offerta si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l’importo di ciascun rinnovo aumenterà dell’8,6%”. Una vera beffa, insomma. E così, in questo caso, la promozione da 10,08 euro che con la fatturazione ogni 28 giorni faceva spendere alla nostra socia in un anno 140,40 euro invece che i 120,96 euro inziale con la bolletta mensile. Ora, invece, si torna al pagamento ogni trenta giorni ma, con l’aumento dell’8,6% la spesa finale spalmata su 12 mesi sarà identica a quella calcolata su 28 giorni di fatturazione. “Restiamo allibiti – ha concluso Garofolini – L’Agcom era intervenuta proprio perchè con la fatturazione a 28 giorni erano aumentati i costi per gli utenti. Ora si è tornati al pagamento mensile ma l’aumento è rimasto intatto. L’Agcom deve intervenire”.