Eventi, incontri, suoni e sapori: è il contenitore cultural-sportivo del Festival internazionale dei giochi in strada, appuntamento ideato e organizzato dall’Aga, Associazione Giochi Antichi di Verona, in collaborazione con il Comune veneto, dal 13 al 16 settembre. L’ospite d’onore dell’edizione di quest’anno è la Francia del Sud, rappresentata da gruppi di giocatori proveninti da Occitania, Provenza, Alpi e Costa Azzurra, Nuova Occitania e gruppi Baschi. I partecipanti s’impegnano in giochi semplici e antichissimi, fatti di pochi pezzi di legno e di qualche segno per terra, che per alcuni giorni tornano a incantare e a raccontare una storia millenaria; i giochi dei nostri nonni e quelli dei genitori …s’cianco, biglie, birilli, palla avvelenata. Molte piazze e strade del centro storico sono trasformate per l’occasione in attrezzate aree di gioco. Duecentomila gli spettatori che nei giorni della manifestazione passeggiano per le vie del centro osservando i giochi, ascoltando i gruppi musicali folkloristici che hanno seguito i giocatori dalle varie regioni italiane o dalla nazione ospite, e partecipando ai numerosi aperitivi in piazza con degustazioni di specialità enogastronomiche locali. Sono inoltre organizzate numerose occasioni di approfondimento sui temi ludici, con un ricco programmma di mostre, incontri culturali e convegni. Negli ultimi anni, la scelta di valorizzare la cultura di territorio ha portato l’Associazione Giochi Antichi a percorrere un tratto di strada insieme al Comitato Festival delle Province, identificato dal Ministero per i Beni Culturali come rete italiana di cultura popolare. Una collaborazione che si riflette all’interno del festival con l’inserimento nelle sezioni di musica, danza e teatro, di personalità della cultura tradizionale italiana provenienti da varie province. Tocatì è un termine dialettale tipico veronese che significa Tocca a te, è il tuo turno di giocare. Il 2018 è un anno fondamentale per il progetto di accreditamento UNESCO: siamo partiti dal dialogo delle comunità di giocatori tra loro invitando al tavolo i rispettivi territori con le loro amministrazioni, per fare patrimonio insieme. Le comunità sono arrivate nelle precedenti edizioni da tutta Italia a Verona con le loro amministrazioni, incontrando qui la comunità scientifica e le Istituzioni della cultura. Con la candidatura, Tocatì si accredita a livello nazionale e internazionale, stabilisce un più forte dialogo con le Istituzioni, s’impegna a mettere a disposizione del movimento dei Giochi e Sport Tradizionali e delle altre comunità ludiche la sua esperienza, rinforzando la sua vocazione di “comunità di comunità, come detto in una nota dell’Aga. Il gioco tradizionale è un patrimonio di conoscenze, capacità e pratiche di comunità, gruppi ed individui. Un patrimonio che può migrare con gli uomini, attraversando frontiere e confini. Questo patrimonio immateriale si trasmette nel vivo delle pratiche, adattandosi al mutare dei contesti. Con i giochi viaggiano altre espressioni culturali. Giocare insieme permette di ritrovare e condividere tradizioni orali, artigiane, alimentari, musicali. In questo senso il gioco è un patrimonio vivo che contribuisce al senso d’identità e continuità delle comunità culturali e ne favorisce la creatività. Il gioco è l’emblema della sfida leale tra persone e comunità che si rispettano, si comprendono e si conoscono giocando. Può rappresentare lo sfogo positivo di rivalità storiche che vengono trasmesse in modo culturalmente stimolante anche alle nuove generazioni. E’ un modo per ricordare la storia e consolidare un rapporto tra comunità diverse, conoscerne di nuove. Il gioco tradizionale è legato al territorio, inteso come legame con un fondamento sociale, storico e ambientale. Molti giochi tradizionali nascono e si sviluppano utilizzando le risorse naturali e adattandosi all’ambiente in modo creativo e intelligente. Sono strumenti di sensibilizzazione ai valori della sostenibilità: conoscenza, scoperta, rispetto e cura dell’ambiente.

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