“Ho scelto la campagna per mettere radici”. Lo ha detto Maria Gioia Cinquetti, 33 anni, veronese e neo agricoltrice a Palazzo Montecitorio a fianco di Maria Letizia Gardoni, delegata Giovani Impresa Coldiretti (foto)in occasione del convegno dal titolo “Imprenditoria femminile in tempo di crisi”, organizzato dalla Camera dei Deputati. La testimonianza della giovane mamma laureata e imprenditrice agricola a tempo pieno da due anni è arrivata dritta al cuore dei presenti non solo come elogio per un vecchio mestiere che affascina ancora le nuove generazioni ma anche quale denuncia verso un luogo comune che minimizza sulle difficoltà di diventare titolari di un’azienda agricola. “L’inesperienza, la giovane età mi hanno penalizzato – ha sottolineato Cinquetti – nonostante un titolo di studio importante sono dovuta ricorrere a terzi per consulenza e aiuti in campo. Non è facile far quadrare il bilancio con siccità, maltempo, carico burocratico, ingiustizie del mercato e una famiglia che richiede le giuste attenzioni”. Un atto di coraggio, quello di Cinquetti spiegato ad una platea di politici e colleghe provenienti da tutta Italia con la volontà di inventarsi un lavoro per affermarsi professionalmente e superare l’impasse economico. Una storia che corrisponde a tante altre raccolte da Coldiretti in questi anni per le quali la stessa organizzazione mette a disposizione anche un’app TerraInnova illustrata in Veneto proprio in concomitanza dell’evento nazionale. “L’intento e’ agevolare una passione non sempre legata alla tradizione – ha precisato Franca Castellani, responsabile di Donne Impresa – gli under 40 che investono nel primario spesso arrivano da altri settori dove quotidianamente non ci si deve misurare con gli imprevisti del clima, le avversità, i ritmi naturali, i vincoli burocratici, l’accesso al credito”. “Essere imprenditori è soprattutto una responsabilità sociale” – ha sottolineato Cinquetti che guarda al suo sogno con la forza della formazione e l’assistenza di Coldiretti. Dopo il restauro dei ruderi ereditati dalla proprietà del nonno industriale che si occupava di calzature, Maria Gioia Cinquetti sta valorizzando a Castelnuovo del Garda l’antico ‘Borgo Moretto’ per rilanciare un turismo slow animato dal patrimonio enogastronomico locale grazie alle vigne annesse alla corte aziendale che danno dell’ottimo vino Doc: Bardolino e Custoza.

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