L’autunno e’ stagione di castagne, funghi e di tartufi e tra le regjoni c’e’ il Veneto dove si raccolgono, anche con il fiuto di cani specializzati, il gorzone, il tartufo nero, mentre quello bianco è molto raro (foto Veneto Sapori). In quali zone si possono trovare? In  Lessinia, nelle Alpi del bellunese, nel bosco del Montello trevigiano, nei colli euganei, nell’altopiano di Asiago e nella zona del Delta del Po.  Poi, ci sono le coltivazioni, le cosidette tartufaie, come, ad esempio, in provincia di Verona. I prezzi non sono quelli altisonanti praticati ad Alba, in Piemonte, (a Cuneo c’è anche un’asta mondiale),  ma è noto che la trattativa non segue un listino: la valutazione è tra chi ha trovato il tartufo e l’amante di questo tubero perchè in gioco c’è grandezza e profumo; per lo più gli acquirenti non sono soggetti privati ma i ristoratori perchè hanno la fantasia di proporre adeguati abbinamenti a piatti tipici. La Regione ha disciplinato le procedure proprio sul tartufo. Eccole. Gli appassionati di tartufi devono essere muniti di un apposito tesserino d’idoneità che li autorizza alla ricerca e raccolta. La noma e’ della Regione Veneto. Gli interessati devono sostenere un esame per l’accertamento dell’idoneità, svolto da un’apposita Commissione. Superato l’esame, viene rilasciato il tesserino con validità quinquennale ed utilizzabile sull’intero territorio nazionale. Il tesserino autorizza alla ricerca e alla raccolta di tartufi nei boschi, nei terreni incolti e nelle foreste del Demanio Regionale, secondo gli orari, i periodi e le modalità stabilite dalla normativa regionale e statale. Alla sua scadenza si rinnova senza nuovi esami. L’età minima per ottenere il rilascio del tesserino non deve essere inferiore ai 14 anni. La domanda, per sostenere l’esame di idoneità, va presentata in carta legale indirizzata Le tartufaie controllate sono costituite su terreni dove crescono tartufi allo stato naturale, incrementate e sottoposte a miglioramenti colturali. Le tartufaie coltivate sono costituite da impianti realizzati mediante la messa a dimora di piante preventivamente micorizzate e sottoposte alle cure colturali e ai miglioramenti. Il riconoscimento delle tartufaie coltivate o controllate avviene, su istanza degli interessati, con decreto del Presidente della Giunta regionale. Le tartufaie riconosciute sono delimitate da apposite tabelle e iscritte in un apposito registro. Il riconoscimento delle tartufaie controllate e coltivate ha validità decennale ed è rinnovabile su richiesta dei soggetti interessati. La Giunta regionale può concedere contributi a enti pubblici, associazioni micologiche e pet info: 041 279 2644, fax : 041/2792601, sviluppomontano@regione.veneto.it – PEC: turismo@pec.regione.veneto.it

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