Come riferito da MF, il Piano di fusione tra la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sarà pronto entro dicembre. Di questo ha parlato il presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Mion (nella foto). Il top manager si è soffermato anche sul problema dei 700 esubi informando i media economici che il numero non è bastante, tuttavia una trattativa con i sindacati avrà inizio il 5 dicembre; comunque, Mion ha precisato che ogni sforzo sarà fatto per evitare sitazioni da trauma. Sull’ipotesi di fusione è stato detto che sta lavorando un gruppo di esperti, promosso da due istituti, che opera con il supporto dal Boston Consulting. Questo team dovrebbe finire entro fine dicembre: in ogni caso una decisione non sarà presa entro Natale, ha detto Mion: “finiranno il loro lavoro e poi con l’anno nuovo vedremo cosa viene fuori, se la proposta troverà l’interesse dei due CdA e dell’azionista”, cioè il Fondo Atlante. Tornanndo sull’agomento del personale, come ha reso noto l’agenzia Reuters, già 450 dipendenti sarebbero stati individuati per il prepensionamento, con uscite volontarie e incentivate: tale operazione inizierà a gennaio 2017. Il presidente Mion, settimane orsono, aveva parlato di 1.300-1.500 esuberi. Non si conosce, al momento attuale, se il problema degli altri 600-800 dipendenti in eccesso possa essere rinviato nel 2018.