Uno sviluppo primariamente basato sulla conoscenza, sulla valorizzazione del capitale umano e sulla relazione tra ricerca, innovazione, formazione e tessuto produttivo: questo è il terreno di confronto con il Trentino per Tarragona, provincia della Comunità autonoma della Catalogna (Spagna), che, con una delegazione (foto) guidata dal presidente Josep Poblet i Tous e composta da alcuni sindaci, è in visita in questi giorni in Trentino. L’obiettivo è conoscerne meglio l’assetto istituzionale e visitare alcuni centri di eccellenza del sistema della ricerca e dell’innovazione. La delegazione è stata ricevuta dal presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi che ha ricordato come la autonomia trentina abbia una storia che risale molto nel tempo, sia uno degli elementi identitari della nostra comunità, abbia ottenuto un riconoscimento formale nello Statuto del 1948 e si finanzi con la ricchezza prodotta sul territorio trentino; il gruppo ha in programma incontri tecnici presso Fbk, Trentino Sviluppo, Polo Meccatronica e Progetto Manifattura. “Abbiamo scelto il Trentino – ha detto il presidente Josep Poblet i Tous – perché ci sembra un buon esempio di territorio che ha costruito il suo sviluppo investendo nella cultura, nella ricerca e nell’innovazione. L’immagine che date di voi è molto positiva. Questa visita rappresenta una tappa nel percorso che ci porterà a confrontarci con il governo catalano su questi temi e sulle possibili competenze da esercitare in questi ambiti”.  “Anche in Italia – ha spiegato il governatore trentino – regioni a statuto ordinario che non hanno la stessa autonomia del Trentino si stanno confrontando con lo Stato per ottenere competenze ulteriori”. Per il presidente della Provincia di Trento l’investimento in ricerca e formazione e la capacità di incrociare questi mondi con le esigenze delle imprese sono fattori indispensabili per esercitare al meglio le prerogative dell’autonomia. “Uno dei segreti dello sviluppo del Trentino – ha comcluso Rossi – è proprio l’investimento fatto oggi nella formazione e nella ricerca e, a partire da quando questo territorio apparteneva all’Impero Austriaco, nell’istruzione della popolazione”.

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