L’adeguamento tecnico-funzionale del Piano Regolatore Portuale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, che riguarda i lavori di arretramento della banchina del Canale Industriale Ovest di Marghera, in corrispondenza dell’ex Area Montesyndial, è stato approvato dalla Regione, su relazione dell’assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti di concerto con l’assessore allo sviluppo economico e alla riconversione del polo industriale di Porto Marghera Roberto Marcato. L’avvio dell’operazione risale al 2009 quando la Capitaneria di Porto di Venezia ha manifestato all’Autorità Portuale la necessità di porre in atto un intervento per la messa in sicurezza del Canale Industriale Ovest di Marghera, così da “prevedere che la somma della larghezza tra nave transitante e nave ferma all’ormeggio sia tale da lasciare almeno 30 metri di franco su ogni lato della nave transitante”. Successivamente l’Autorità marittima, segnalando la necessità di allargare il canale a 190 metri, ha predisposto l’arretramento della sponda sud del Canale Industriale, in corrispondenza dell’area ex Montesyndial, per garantire il transito in sicurezza alle navi portacontainer e portarinfuse solide e liquide che devono raggiungere le aree più interne alla zona industriale ovest. Le prescrizioni della Capitaneria di Porto sono state recepite dal progetto generale di realizzazione del terminal container “Montesyndial”. Il progetto aveva ottenuto in precedenza il parere favorevole della Commissione Tecnica VIA e VAS del Ministero dell’Ambiente, del Comune di Venezia ed era stato successivamente approvato con delibera del Comitato Portuale, cui ha fatto seguito l’approvazione della variante recante l’adeguamento tecnico funzionale del Piano regolatore portuale. Infine parere favorevole anche dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che lo ha trasmesso alla Regione per l’adozione del provvedimento conclusivo di competenza. “Sotto il profilo finanziario – ha fatto presente l’ass. De Berti – l’intervento è stato inserito nell’Accordo di Programma, siglato il 9 gennaio 2015 tra Ministero dello Sviluppo Economico, Regione del Veneto, Comune di Venezia e Autorità Portuale di Venezia (ora Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale), e finanziato con un importo di 55.404.503 euro, di cui 51.404.503 a carico del MISE e 4.000.000 di euro a carico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Lo stesso accordo prevede l’avvio dei lavori entro giugno 2019”. “Questo intervento – ha detto l’ass. Marcato – è un’ulteriore, importante iniziativa che si inserisce nel quadro delle azioni per lo sviluppo e la riconversione del polo industriale di Porto Marghera, che resta strategico per lo sviluppo economico del Veneto”. Il provvedimento adottato dalla Giunta regionale veneta costituisce un passo fondamentale nel percorso di rilancio dell’area “Montesyndial”. L’Autorità di Sistema Portuale attende ora il necessario passaggio al DIPE, Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, per avviare finalmente la progettazione esecutiva del progetto di bonifica che interesserà l’area posta sulla sponda sud del Canale Industriale Ovest di Porto Marghera. In una nota la’utorità portuale ha segnalato che il primo stralcio dell’intervento, che riguarderà circa 18 ettari dell’area complessiva, consentirà, grazie al finanziamento di oltre 51 milioni di euro a carico del MISE, di arretrare la banchina e di dar seguito alle opere di bonifica e alla realizzazione dei piazzali del futuro terminal container. Gli interventi di infrastrutturazione sfrutteranno le tecniche ingegneristiche più innovative a disposizione per riutilizzare al massimo i materiali puliti derivanti dall’opera di arretramento della banchina. La sperimentazione permetterà di limitare gli smaltimenti e quindi i costi di realizzazione dell’opera e si inserirà nel progetto europeo denominato GreenerSites. Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha dichiarato: “L’intervento della Regione ci avvicina di un altro passo all’avvio dei lavori di recupero e di rilancio dell’area “Montesyndial”, un brownfield di oltre 80 ettari dove intendiamo realizzare un nuovo terminal dotato di un’accessibilità stradale e ferroviaria dedicata e di una banchina di circa 1.400 metri, in grado di consentire lo sviluppo del traffico container e di ospitare nel retro-banchina attività logistiche e di trasformazione leggera”.

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