“L’istruzione e la formazione professionale (VET) è importante. Ha un duplice ruolo. Supporta la crescita economica attraverso una maggiore competitività e promuove la coesione sociale migliorando l’occupazione e le prospettive di carriera di tutti, dai più qualificati a quelli con bassi livelli di qualifica”. Da “Un ponte verso il futuro”- Cedefop 2010″: è l’analisi proposta al Summit STRATEGY/JOB/SOCIETY for VET (Vocational Education and Training) illustrata a Venezia, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista che parte dai profondi mutamenti che la crisi del 2008 – trascorsa ma non ancora conclusa – ha impresso negli assetti sociali e nella società del lavoro. Tra le conseguenze primarie la creazione di uno strato sociale che si è ritrovato a ripensare il proprio percorso lavorativo o in una fase di ingresso, o in una ancor più difficile fase di rientro in una fascia di età non più giovane. Circostanze entrambe nelle quali ha svolto un ruolo primario la Formazione professionale delineando nuovi scenari rispetto alle risorse economiche disponibili. Altrettanto fondamentali gli asset che in questi anni gli Stati e le Politiche Europee hanno messo a punto per incentivare la Formazione nell’ottica di incentivare la competitività in Europa modificando i sistemi educativi e sostenendo le imprese nella fase di questo delicato cambiamento. Tra gli obiettivi dell’Unione Europea fino al 2020, l’occupazione per il 75% della popolazione dai 20 ai 64 anni; incentivare la formazione del 40% per i giovani mediante il conseguimento di una laurea e l’apprendimento permanente; la riduzione conseguente della povertà e della esclusione. Nella gestione diretta di un budget di 2,3 miliardi di euro, rientrano quindi la competitività delle Imprese e delle PMI, il finanziamento di progetti volti alla promozione dell’imprenditorialità e della internazionalizzazione delle PMI; la promozione di scambi formativi tra imprenditori; la promozione di un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità; la garanzia adeguata e dignitosa protezione sociale; la lotta contro esclusione sociale e povertà; il miglioramento condizioni di lavoro. Priorità importanti che necessitano di risorse adeguate. La Commissione propone un bilancio a lungo termine per il prossimo giro di finanziamenti – 2021/2027 – di circa 1.280 miliardi di euro da investire nei sette anni, pari al 1,11% del reddito nazionale lordo dei ventisette Paesi dell’Unione europea (il livello degli impegni per l’attuale periodo 2014-2020 è pari al 1,03% del RLN). Per finanziare le nuove e urgenti priorità, occorrerà innalzare gli attuali livelli di finanziamento. Gli investimenti di oggi in settori quali la ricerca e l’innovazione, i giovani, l’economia digitale, contribuiranno alla prosperità, alla sostenibilità e alla sicurezza di domani. Sarà raddoppiato, ad esempio, il bilancio del programma Erasmus+ e del corpo europeo di solidarietà. Ma la Commissione ha valutato anche dove fosse possibile realizzare risparmi, e questi cambiamenti determineranno un riequilibrio del bilancio dell’Unione Europea, e una maggiore attenzione a vari settori potrà davvero fare la differenza. Per questo l’appuntamento a Venezia, STRATEGY/JOB/SOCIETY for VET (Vocational Education and Training), promosso dall’associazione europea EVTA e da ENAIP NET (il consorzio italiano degli Enaip Regionali che offre formazione professionale e servizi di placement per lo sviluppo integrale delle persone) diviene strategico poiché consente, grazie alla presenza dei rappresentanti dei più importanti enti di formazione europei – JOAO SANTOS, Vice Direttore del Dipartimento VET Vocational Training, Apprenticeships and Adult learning – D.G. Employment, Social Affairs and Inclusion presso la Commissione europea a Bruxelles; CONNY REUTER Segretario Generale di Solidar, network europeo che raggruppa le organizzazioni della società civile; JOACHIM JAMES CALLEJA Direttore Generale CEDEFOP – Centro Europeo per lo Sviluppo della Formazione Personale – di fare il punto sulle politiche europee in materia di formazione professionale sviluppate in questi anni attraverso le progettualità europee, gli investimenti fatti e le ricadute in termini di sviluppo economico e sociale a livello macro, e dei singoli stati. L’arco temporale preso in considerazione per l’analisi parte dal 2008, anno della crisi, e arriva fino ai giorni nostri, passando per due giri di finanziamenti europei ( 2007-2013 e 2014-2020) che hanno prodotto risultati positivi su più fronti: posti di lavoro, imprese, formazione. “I dati ci dicono che stiamo uscendo dalla crisi – commenta GIORGIO SBRISSA, Presidente EVTA e Amministratore Delegato ENAIP Veneto – Ma sappiamo anche che inevitabilmente gli scenari sono cambiati e che non sarà più possibile ritornare ai parametri socio economici e lavorativi degli anni precedenti alla crisi. Per questo è fondamentale riflettere su quanto abbiamo imparato da questo periodo di difficoltà confrontandoci con i Paesi Europei, anch’essi toccati da questa crisi globale, per indagare quali saranno i cambiamenti che andremo ad incontrare nei prossimi anni sui quali parametrare le risorse disponibili, in un ottica di ripartizione meditata ed efficace. Con la consapevolezza che la Formazione Professionale ricopre un ruolo strategico di inclusione e di coesione sociale, prima ancora che di strumento economico”. Hanno aperto i lavori, i saluti istituzionali del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro; di Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione della Regione Veneto; di Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; di Gian Marco Castellani, Responsabile Terzo Settore Gruppo BPM e di Roberto Rossini, Presidente Acli Nazionali. La riflessione dei relatori si è spostata sul futuro, ovvero sul periodo di programmazione post 2020. Questo il momento in cui i maggiori esperti rappresentanti degli enti di formazione hanno indicato i “pilastri” sui quali, successivamente, l’UE andrà a costruire le prossime linee di finanziamento post 2020 per fare il punto sulla formazione professionale come crescita per le imprese (canali di finanziamento; politiche regionali; infine, hanno parlato i Presidenti Thiemo, Fojkar, Presidente di EVBB; Santiago Garcia Gutierrez, Presidente di EfVET, e Giorgio Bissa, in qualità di Presidente di EVTA e responsabile Area Internazionale del Consorzio EnaipNet.

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