A Venezia firmato un atto propedeutico
– tra pubblico e privati – per divenire capitale mondiale della sostenibilita’ che e’ sintomo di svilippo.E’l’industria verde.In palio ci sono fondi pari a 70 miliardi di miliardi (triliardi di dollari). Il passaggio seguente sara’ la creazione di una fondazione (la cui sede potra’essere presso le Procuratie Vecchie di San Marco). Interventi previsti per 5 miliardi in tecnologia green, 10 mila nuovi residenti (attraverso uno speciale piano casa) e 20 mila posti di lavoro. La citta’assumera’il ruolo di centro di rilievo mondiale sui temi connessi ai cambiamenti climatici e alla sostenibilita’. Nel progetto da attuare c’e’ il rilancio di Marghera quale polo l
per la produzione di energie alternative, poi la riqualificazione urbana e del patrimonio artistico e culturale di Venezia. La procedura e’stata formalizzata mentre all’Arsenale stava finendo il vertice del G20 con i ministri dell’economia e i Governatori delle banche centrali.Tanto e’vero che il ministro Daniele Franco e’stato presente all’evento, con il ministro Renato Brunetta, insieme al presidente del Veneto Luca Zaia, il sindaco Luigi
Brugnaro.Tra gli enti privati che hanno aderito al progetto: Generali, Snam, Enel, Confindustria e universita’di Ve e Pd, Accamedia belle arti, Fond.Cini, Conservatorio Marcello e Boston consulting group. (ph arch.).
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