I Mondiali di sci alpinismo di Alpago-Piancavallo (Veneto e Friuli Venezia Giulia) dal 23 febbraio al 2 marzo sono il meritato riconoscimento degli sforzi fatti in questi 33 anni di storia della Transcavallo. E’ il giusto premio verso le capacità organizzative di questi popoli di montagna; i Mondiali saranno il fiore all’occhiello della credibilità internazionale già manifestata nel passato con gare di Coppa del Mondo (2004-2011-2016) e nel Campionato Europeo del 2009. Lo scialpinismo -diventato di recente disciplina Olimpica – rispecchia quello che è lo stare e vivere in montagna, la fatica e il sudore nella salita, la libertà e l’oblio nel raggiungere una vetta. La cerimonia d’apertura dei Mondiali di sci alpino Alpago-Piancavallo, che si svolgerà nel centro a Tambre (Belluno), sarà anticipata il weekend precedente (18 febbraio) dalla 34/ma edizione della Transcavallo. La manifestazione intitolata a Corrado Azzalini sarà una sorta di test-event, infatti i concorrenti tesserati Fisi gareggeranno lungo il tracciato che assegnerà le medaglie iridate per la gara “Team”; sono parecchie le squadre estere già iscritte a questa storica manifestazione. Per quanto riguarda le nazioni iscritte alla manifestazione iridata, al momento sono 16 le rappresentative che sono in stretto contatto con la segreteria operativa del Comitato Organizzatore, il cui Presidente, Diego Svalduz, ha dichiarato: “Stiamo lavorando affinché il Mondiale sia un evento condiviso e conosciuto da tutti; oltre a promuovere i nostri territori a livello internazionale, vogliamo che la nostra gente, sia in Alpago, sia a Piancavallo, partecipi attivamente e sia orgogliosa di poter ospitare un evento così importante tra le proprie montagne”. Coloreranno le nevi del gruppo montuoso del Monte Cavallo: Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Russia, Iran, Canada, Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Inghilterra, Giappone, Cina, Andorra e Spagna. Nelle prossime settimane sono previste le iscrizioni di Korea, Argentina, Bulgaria, Romania, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Rep. Ceca, Grecia, Portogallo, Turchia, e Azerbaijan. Il programma dei Mondiali (già anticipato da Veniceonair nei giorni scorsi) prevede la cerimonia d’apertura per giovedì 23 febbraio, mentre il giorno successivo si correrà la prova Individuale riservata alle categorie maggiori; sabato correranno l’Individual Race i giovani delle categorie Cadetti e Junior. Domenica mattina andrà in scena quella che è considerata la gara per eccellenza dello scialpinismo classico, la gara a squadre sul tracciato classico della Transcavallo. Dopo il giorno di riposo o di recupero a seconda delle condizioni meteo, la carovana del circo bianco si sposterà a Piancavallo per la prova Sprint Race, in programma il martedì. Mercoledì mattina si correrà la prova Vertical per tutte le categorie. Proprio in questa giornata sarà organizzata, qualche ora prima della prova iridata, una Vertical Race aperta a tutti, una possibilità, per gli scialpinisti più allenati di confrontarsi con i migliori atleti al mondo, ma sarà anche un’occasione per tutti gli appassionati di vivere una giornata “Mondiale”. La lunga settimana di gare si concluderà giovedì mattina, con la spettacolare prova di Staffetta. Tra i partecipanti Damiano Lenzi (nella foto), 28 anni, di Domodossola, sci alpinista professionista grazie alla divisa del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur e ai tanti titoli mondiali conquistati. Un campione cresciuto in Valle Anzasca – paradiso naturale alle pendici della parete Est del Monte Rosa – che a soli 22 anni non ha esitato a fare il gran salto: dallo sci di fondo, allo sci alpinismo nel quale ha conquistato la Coppa del Mondo e altri importanti successi. Oltre lo sci alpinismo pedala, sempre con successo, in mountain bike. In questi giorni di vigilia dell’Alpago-Piancavallo ha fatto alcune dichiarazioni. Ad esempio, ai media sportivi ha detto: “voglio vincere. Ho rinunciato alla coppa del mondo in Turchia per dedicarmi in toto a questo appuntamento perchè intendo riscattarmi. Sono nato come fondista e allenato da mio papà, maestro di sci di fondo. Da giovane ho militato nello sci club locale in Valle Anzasca; a 22 anni ho indossato la maglia azzurra con la nazionale B. Poi, sono passato allo sci alpino e in questa disciplina mi ci sono buttato completamente visto che ho scelto “cosa fare da grande”. (odm)