Il Gruppo Danieli di Buttrio (Udine) si è aggiudicato una commessa per un innovativo impianto dual use, costituito da colata più laminatoio, presso la Shougang Jingtang United Iron & Steel Co., Ltd in Cina, per la produzione di 2,1 milioni di tonnellate all’anno di nastro a caldo di alta qualità, sia in modalità endless (continua) che coil-to-coil (discontinua). Si è appreso che l’investimento dell’impianto è di circa 300 milioni di dollari. Si tratta di un impianto innovativo, chiamato Danieli Universal Endless (Due), brevetto Danieli, che incorpora il meglio della tecnologia per la produzione di nastri di acciaio partendo da bramma sottile e che sarà benchmark mondiale nel settore. Alla gara, durata più di un anno, hanno partecipato i migliori costruttori del settore, in particolare tedeschi e giapponesi. Gli obiettivi sono: Taglio della produzione di acciaio di ben 130 / 15 0 milioni di ton/anno (pari a 6 volte la produzione italiana). Nel caso i parametri legati a questi temi non siano ritenuti adeguati da apposite commissioni qualificate, si ridurrà la produzione annua concessa, fino ad annullarla. Ne consegue che la valutazione e discussione da parte degli specialisti cinesi, non solo del cliente a anche di altri specialisti di istituti di ricerca cinesi, è stata particolarmente severa ed approfondita. Alla fine la decisione è stata di assegnare l’impianto alla Danieli, che in questo caso è in Consorzio con la giapponese TMEIC per la fornitura della parte elettrica e dell’automazione del laminatoio. Il centro dell’impianto DUE è la colata continua bramma sottile, per la quale Danieli ha iniziato le prime sperimentazioni con un prototipo negli anni ’90 all’ABS di Cargnacco (Udine) per poi vendere il primo impianto industriale ad Algoma (Canada) e a seguire ad OMK (Russia), Tangshan (Cina), Posco (Corea), consolidando tecnologia e know-how nell’arco di 20 anni, in continua e costante evoluzione. Questo impianto “2” sarà equipaggiato con automazione “deep learning” o intelligente e costituirà un benchmark di rilievo non solo nel mercato cinese ma mondiale. L’impianto sarà imbattibile nei costi di trasformazione, nella flessibilità nei cambi sia del tipo di acciaio che delle dimensioni del prodotto finito e potrà produrre – unico al mondo – spessori di nastro da 0,8 a 12,7 mm e un’ampia gamma di acciai. Va aggiunto che sono previsti trattamenti termici in linea per produrre acciai con le caratteristiche meccaniche adatte all’utilizzo finale. Questa caratteristica sarà il trend dei produttori di acciaio nei prossimi anni. Il livello tecnologico raggiunto è anche il risultato dei massicci investimenti in ricerca e miglioramento continuo che la Danieli ha portato avanti negli ultimi 20 anni, precisa una nota dell’azienda friulana. La cerimonia ufficiale di firma è avvenuta in Cina (firma per Danieli Ing. Georgios Ximeris, President Danieli Wean United, per Shougang Jingtang Mr. Wang Tao, General Manager, per China Shougang International Trade & Engineering Corporation Mr. Zhang Bingcheng, General Manager, per TMEIC Mr. Sainoh Tetsuya, Vice General Manager Metal business) alla presenza del Chairman del Gruppo Shougang Mr. Jin Wei e del Presidente Danieli Ing. Gianpietro Benedetti.