A seguito della tragedia di Genova del 14 agosto con il crollo del ponte Morandi (che ha causato morti, feriti e sfollati), il Codacons ha indicato un manufatto che necessiterebbe di verifiche e indagine per accertarne il livello di sicurezza è il ponte sul Degano, a Prato Carnico. Secondo il Friuli, il Codacons ha deciso di diffidare il prefetto di Udine. L’Associazione, si legge nel servizio giornalistico, chiede di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio: una necessità che s’impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un’attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l’economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei TIR nel loro comune). L’Associazione ha sollecitato il blocco dei mezzi pesanti su questo cavalcavia/viadotto per 30 giorni, ciò per dar modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura; proposto anche l’ impiego del Genio militare – non di privati – per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l’impatto sul traffico. Info: info@codacons.it, o – dal 20 agosto si invita a contattare il numero verde 800.582493. (Nella foto dei VV.FF il ponte Morandi).