Gli hacker ‘etici’ di Cà Foscari tra i migliori del mondo. Il gruppo veneziano c00kies@venice (nella foto) si è classificato quinto tra i 450 partecipanti al RuCTFe, una delle più importanti competizioni online di sicurezza informatica, organizzata annualmente dall’università russa di Ekaterinburg. Il ‘gioco’ ha previsto la simulazione di uno scenario di ‘cyberwar’ in cui ciascun team doveva difendere il proprio server e contemporaneamente attaccare i sistemi delle altre squadre. Ca’ Foscari è risultata prima tra i gruppi italiani, terza tra i gruppi universitari internazionali, meritando per il secondo anno consecutivo l’accesso alle finali che si svolgeranno in Russia nel 2017. La squadra, alla guida del professor Riccardo Focardi, era formata dai dottorandi Marco Squarcina, Francesco Palmarini e Mauro Tempesta, dagli studenti Francesco Cagnin, Marco Gasparini, Andrea Baesso, Marco Ciotola, Lorenzo Veronese, Davide Niero e dagli alumni Claudio Bozzato e Andrea Possemato. “Queste gare vedono confrontarsi i migliori team da tutto il mondo, sia in ambito accademico che aziendale – ha detto Marco Squarcina – e stanno riscuotendo una partecipazione sempre più ampia motivata dall’impellente necessità di fronteggiare e saper prevenire le minacce provenienti dalla Rete”. La figura dell’ethical hacker gioca infatti un ruolo fondamentale nella verifica della sicurezza di un sistema informatico. Per poter mettere in atto protezioni efficaci è necessario comprendere a fondo il funzionamento delle applicazioni coinvolte e dell’infrastruttura di rete e approcciarsi al problema come un attaccante interessato a cercare i punti deboli del sistema da sfruttare a suo favore. Il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica di Ca’ Foscari schiera il gruppo di ricerca sulla sicurezza informatica, che settimanalmente organizza incontri nei quali ‘allenarsi’ a capire il funzionamento di sistemi e applicazioni complesse per identificare e sfruttare le vulnerabilità dei sistemi, sviluppare tecniche di difesa e di attacco, sperimentare tecniche critto-analitiche e così via. In una nota l’ateneo veneziano pone in evidenza che l’esperienza accumulata in anni di competizioni permette ai ricercatori di fornire agli studenti del corso di Security della laurea magistrale in Informatica tutti gli strumenti per affermarsi come professionisti della Cybersecurity.