A Portobuffolè (Treviso) un’importante incontro tra le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, rappresentate dai rispettivi assessori alla difesa del suolo, l’Autorità di Bacino, la Camera di Commercio, le prefetture e soprattutto la ventina di sindaci territorialmente interessati per approfondire alcune tematiche collegate alla sicurezza idraulica del bacino del Livenza, riguardanti anche l’uso dei serbatoi idroelettrici oltre che le modalità gestionali per il mantenimento di salvaguardia degli invasi dell’alto Meduna. Da fonte veneta si è appreso che tra qualche mese inizieranno i lavori del bacino di laminazione di Pra’ dei Gai, che avrà una capacità di invaso di venticionte veneta si è ppreso che nque milioni di metri cubi, intervento per il quale come Regione stiamo investendo quasi 40 milioni di euro. Sono stati poi evidenziati diversi punti di miglioramento nella gestione delle fasi emergenziali per i quali il rappresentante istituzionale della Regione Friuli Venezia Giulia si è assunto l’impegno di approfondimenti aggiuntivi al fine di garantire la possibilità di invasare ulteriori venticinque milioni di metri cubi in territorio friulano. “L’incontro di Portobuffolè, che rappresentava la sintesi di una numerosa serie di riunioni già svolte nei mesi scorsi – ha sostenuto l’assessore veneto – è stato estremamente utile oltre che per approfondire le singole tematiche, anche per ribadire l’ottima collaborazione tra le due Regioni e il territorio, finalizzata alla riduzione del rischio idraulico”.