A Verona un incontro dei Vescovi del Nordest, coordinati dal Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia (foto di gruppo), nei giorni 9 e 10 marzo, presso la Casa diocesana di spiritualità S. Fidenzio. Tra i numerosi temi trattati, come informa una nota della Conferenza Episcopale Triveneta (Cet), le questioni del lavoro e la situazione dei media ecclesiali nel Nordest. I lavori di questa due giorni dei Vescovi sono stati pubblicati dai vari settimanali diocesani. Si è appreso che i presuli del Triveneto hanno stabilito di approntare un documento sul tema “Lavoro in tempo di cambiamenti. La Chiesa vicina” che uscirà in vista della festa del Primo Maggio. I Vescovi hanno poi incontrato alcuni rappresentanti della Commissione che si occupa di comunicazioni sociali e che ha illustrato un quadro aggiornato sulla realtà dei media ecclesiali attivi nel Nordest. E’ stato rilevato dai membri della Commissione che la presenza dei media, gestiti direttamente dalle Diocesi o ad esse collegati, è “ancora particolarmente vivace in Triveneto, nonostante tutte le difficoltà legate alla loro gestione”. Si è fatto così il punto della situazione su tv, radio, cinema, sale parrocchiali, internet (rilevando, tra l’altro, la qualità “medio-alta” dei siti diocesani). Molto positivo è stato giudicato l’incontro triveneto di tutti gli operatori delle comunicazioni sociali tenutosi nell’ottobre scorso e che ha permesso un proficuo confronto tra tutti i soggetti interessati e coinvolti; proprio in quell’occasione è stato messo on line la nuova versione del sito della Conferenza Episcopale Triveneto (www.cet.chiesacattolica.it), reso più immediato e di agile fruizione. Sempre a partire da quell’incontro è stata anche attivata una sezione speciale dedicata al convegno ecclesiale di Firenze 2015, in stretto collegamento tra tutte le Diocesi del Nordest, e che sta generando una speciale newsletter quindicinale. Una specifica relazione ha riguardato lo stato dei settimanali diocesani dell’intera area: sono state evidenziate le “sofferenze” esistenti in parecchie realtà – a causa soprattutto della diminuzione di pubblicità, vendite, abbonamenti e contributi pubblici più i ritardi nei recapiti postali e in un contesto generale di crisi e difficoltà per tutto il mondo dell’editoria – ma non si è mancato di rilevare che le 114.500 copie diffuse settimanalmente (in media) dalle 18 testate del Triveneto, con un insieme complessivo di quasi mezzo milione di lettori, “rappresentano un patrimonio da non trascurare: sono un’importante voce delle Chiese locali e un importante strumento di collegamento, condivisione di esperienze, di costruzione di un cammino di Chiesa e di opinione”, oltretutto con una generale buona risonanza in campo civile e sugli altri media. Al termine del dibattito che ne è seguito, i Vescovi del Triveneto hanno sollecitato la Commissione regionale per le comunicazioni sociali ad elaborare – con grande realismo ma senza perdere di vista ed anzi rinnovando orizzonti ideali e “mission” – alcune precise linee progettuali e di “strategia” con l’obiettivo di indicare strade e ipotesi di lavoro percorribili per il rilancio complessivo dei media ecclesiali.