Il Ca’ Foscari Short Film Festival, in scena dal 15 al 18 marzo è programmato all’Auditorium Santa Margherita di Venezia. Il Festival, realizzato con la collaborazione della Fondazione di Venezia, è il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università. Una manifestazione pensata dai giovani per i giovani, diretta da Roberta Novielli, che vede protagonisti gli studenti volontari dell’università impegnati in tutte le fasi della sua realizzazione. Il manifesto di quest’anno è firmato dall’artista italiano Giorgio Carpinteri, al quale è dedicato anche un omaggio (foto).I 30 cortometraggi del Concorso internazionale provengono da 25 paesi e 29 scuole di cinema ifferenti. Tra questi tre sono italiani: Né leggere né scrivere con Roberto Citran fa rivivere l’Italia degli anni sessanta e la sua televisione didattica all’interno di una storia di crescita personale, mentre SELFIEsh ci riporta alla contemporaneità, col recupero di un rapporto diretto con i propri cari, dai quali spesso si viene distratti, persi fra fotografie compulsive e social network. Italiano è il regista di Under the surface you are never alone, dramma a tinte quasi horror sugli effetti che un trauma può avere sulla mente di una donna provata. Proprio le alterazioni del reale sono protagoniste di molti lavori in Concorso: che si tratti di incubi a occhi aperti come nell’australiano Petrel o nel polacco The Inquest, o che siano provocate da una psiche distorta come nel brasiliano Enzo e nel francese Claire, o ancora, realtà ‘inventate’, per fini spesso poco limpidi, come nel coreano I Saw It e nel tedesco Goldfish. In gara anche 2 documentari e 3 corti d’animazione. Ad assegnare il Grand Prix e la Menzione speciale Volumina sarà una giuria internazionale composta dall’eclettica artista francese Catherine Breillat, dall’attrice polacca Malgorzata Zajaczkowska e dall’animatore inglese Barry Purves, protagonisti anche di un programma speciale a loro dedicato. Tra i premi di quest’anno figura anche il primo Premio “Pateh Sabally”, dedicato al ragazzo tragicamente annegato nel Canal Grande lo scorso gennaio, mentre il Premio Levi alla miglior colonna sonora sarà assegnato da una giuria appositamente designata. Ad accompagnare il Concorso ci saranno programmi speciali, omaggi e masterclass di prestigio, a cominciare da quella del giapponese Takahashi Hiroshi, sceneggiatore della trilogia originale di The Ring e vero maestro della paura. Dal Giappone arriva anche Iimen Masako, una delle più grandi interpreti al mondo della tecnica d’animazione denominata sand art che il pubblico potrà ammirare nel programma a lei dedicato e poi dal vivo, in una attesa performance durante la cerimonia di chiusura. La personale dedicata all’indiano Umesh Vinayak Kulkarni permetterà di scoprire il cinema di uno dei più importanti registi in lingua marathi con la proiezione di quattro cortometraggi, la sua forma d’espressione prediletta. Lo sguardo al passato quest’anno volge in due direzioni, a cominciare da Desiderio in movimento, uno speciale sulle prime forme di pubblicità che dimostra come il cinema abbia da subito associato l’idea della persuasione visiva a quella della promozione sin da Lumiere, passando per Méliès e Walt Disney, fino a un divertente promo di Stanlio e Ollio. Si andrà poi alla scoperta del cinema svizzero delle origini con rare pellicole d’archivio dove, tra spettacoli urbani e naturali di sorprendente bellezza, spiccano personaggi come Guglielmo Tell e divi hollywoodiani in visita quali Mary Pickford e Douglas Fairbanks. Si torna alla contemporaneità con l’omaggio a Volumina, alla scoperta degli art-book multimediali dedicati al cinema prodotti dalla casa torinese, con la presentazione in anteprima del backstage dell’installazione di Peter Greenaway alla Reggia di Venaria. Uno sguardo alle tendenze più verdi del filmmaking sarà garantito dagli speciali dedicati agli studenti dell’Università Waseda di Tokyo, vera e propria fucina di talenti dalla quale sono usciti i più importanti registi nipponici, all’ECAM nella forma del concorso Madrid en corto da loro organizzato, per lavori molto eterogenei ma già maturi dal punto di vista cinematografico e, infine, agli studenti del Corso di cinema digitale di Ca’ Foscari che presentano il loro “corto di laurea”, un adattamento libero di un racconto di Dino Buzzati. Tornano anche gli appuntamenti più amati dello Short, a cominciare da Lo sguardo sospeso, dedicato alla videoarte italiana più recente con una selezione di sei opere da parte di Visualcontainer, per passare ad Anymation, workshop sull’animazione che per questa edizione si concentra sul rapporto della stessa con la pubblicità e sulla rappresentazione della monotonia della vita moderna. Non può mancare infine la selezione dei vincitori dell’ultimo VideoConcorso Pasinetti, così come il divertente gioco del Video-oke!, un’applicazione del karaoke al medium cinematografico adatta tanto ai giovani per avvicinarsi al cinema, quanto ai più grandi, per diventare finalmente protagonisti e reinterpretare le loro scene preferite. Sul versante dei concorsi collaterali, proiettati i tre finalisti del Concorso scuole del Veneto, quest’anno in collaborazione con Quindici19 e dedicato agli aspiranti registi della regione, la quarta edizione del Premio “Olga Brunner Levi”, in collaborazione con la Fondazione Olga e Ugo Levi, dedicato alle donne nella musica farà il suo esordio il Video Music Competition, concorso per video musicali realizzati da studenti di cinema e università di tutto il mondo. Info: cafoscarishort.unive.it